Finale Champions League | Tottenham-Liverpool, atmosfera da brividi
Manca pochissimo al calcio d’inizio della finale. Dentro il Wanda Metropolitano, dalla passeggiata di Klopp agli occhi concentrati di Alisson
Una curva tutta rossa, che combacia con il colore dei seggiolini del Wanda Metropolitano. L'altra tutta bianca, a contrastare un colpo d'occhio che altrimenti rischierebbe di essere schiacciante. Manca sempre meno al calcio d'inzio di Tottenham-Liverpool. Ormai è solo questione di minuti, nemmeno di ore.
Si sa, lo stadio in Inghilterra si riempie all'ultimo. Resta praticamente vuoto fino a pochi istanti dall'inizio. Tifoserie inglesi, stadio spagnolo. Una finale di Champions non può che fare eccezione, per questo il Wanda Metropolitano offriva un bel colpo d'occhio già all'ingresso in campo dei portieri, pronti al riscaldamento. Tanti anche i sostenitori Reds arrivati a Madrid senza biglietto. Tutti insieme davanti ad un maxi-schermo nella propria fan zone
Fra loro anche Alisson, che applaude la sua gente. Occhi concentrati, faccia che non lascia trasparire un'emozione che sarebbe del tutto giustificabile. Soprattutto per chi è alla prima finale e l'anno scorso non l'ha raggiunta per un soffio. La Premier è sfuggita nonostante il record di punti. Ora 90' per dimenticare la delusione e regalarsi una gioia altrettanto (o forse più?) grande.
Chi passeggia lentamente in mezzo al campo è Klopp. Mani in tasca, braccia conserte ad osservare il riscaldamento dei suoi. Fra cui anche Firmino, recuperato in extremis e subito dentro nel tridente delle meraviglie con Salah e Manè. Calma, forse solo apparente: "Le sei finali perse? Il passato non conta, adesso è arrivato il momento del mio successo" ha detto ieri in conferenza. Dall'altra parte un Tottenham che sogna, un Kane con cui fare i conti. Via il sipario, si va in scena.