Sottil: “Se avessimo segnato il rigore l’ultima mezz’ora sarebbe stata molto diversa”
Le parole di Sottil dopo la partita dell’Olimpico fra Roma e Udinese
Andrea Sottil, allenatore dell’Udinese, ha parlato ai microfoni di Dazn dopo la sconfitta dei bianconeri nella partita dell’Olimpico contro la Roma di José Mourinho. La partita è terminata 3-0: in gol Bove (dopo il palo su rigore di Cristante), Pellegrini e Abraham.
L’allenatore ha parlato così della prestazione dei suoi calciatori: “Non partirei dalle assenze, non sarebbe corretto o giusto. La squadra ha impattato bene la partita: eravamo aggressivi, uscivamo da dietro come l’avevamo preparata. Poi è arrivato questo rigore su una mischia, sappiamo bene che la Roma sui piazzati è forte. La squadra è rimasta in partita, quello che fa arrabbiare è il modo in cui abbiamo preso il secondo gol, sbagliando l’unica preventiva da fare. I ragazzi sanno quanto io mi arrabbi su questo“.
Udinese, le parole di Sottil dopo la sconfitta contro la Roma
Poi Sottil ha proseguito: “La squadra è rientrata in partita ma non ha realizzato il rigore. Se fossimo andati sul 2-1 avremmo potuto riacciuffarla, perché prendevamo sempre più campo ed eravamo sempre più aggressivi. Il 3-0 mi sembra eccessivo”. Poi una riflessione sulle mancanze di questa sera: “Cattiveria agonistica? Piuttosto manchiamo nella lettura, nel mestiere. E anche nella qualità dell’ultima scelta; chiaramente l’assenza di Beto si sente per attacco della porta in velocità e lateralità. Ma ripeto, secondo me se avessimo realizzato il rigore…“
Conclusione dedicata alle prestazioni: “Posso dire che questa squadra lavora sodo, siamo tutti sul pezzo. Ci è mancata continuità in termini di aggressività, abbiamo fatto partite di livello e poi siamo calati. Ma io vedo applicazione e determinazione, la proprietà è sempre presente, il direttore Marino sempre sul pezzo. Sappiamo che non è semplice raggiungere l’Europa perché ci sono squadre più attrezzate, ma questa squadra è sempre lì a giocarsela con tutti“. Su Thauvin: “Viene da un campionato molto diverso in termini di intensità, lui ha caratteristiche per cui è meglio giocare più aperto e meno di spalle. Ha trovato difficoltà di inserimento in termini di intensità e fisicità, ma è un ragazzo molto serio e che lavora tanto, ci darà e ci ha già dato una mano. La coppia Success-Beto per ora incalza meglio il nostro 3-5-2; oggi ho scelto Pereyra per dare equilibrio e meno punti di riferimento alla Roma“.