Lo aveva detto, all’inizio della sua esperienza con l’Hellas Verona, alla primissima conferenza stampa che lo avrebbe presentato come nuovo acquisto gialloblù che avrebbe potuto infiammare la piazza: “Una parola per descrivermi? Garra“, lo aveva detto. “È nella mia indole“.
Eppure un impatto così devastante in pochi se lo aspettavano. A dire il vero, Giovanni Simeone non ha mai segnato così tanto nelle prime 12 giornate di Serie A. Che adesso voglia sfidare Immobile, Osimhen, Dzeko e compagnia cantante nella corsa al titolo di capocannoniere? I numeri son quelli.
Dicevamo, il Cholito non aveva mai cominciato “così bene” un campionato, in termini di numeri. Una Serie A cominciata col botto: 9 reti in 12 partite, è dietro solo a Immobile (attualmente 10 gol). Quando era al Genoa era riuscito a farne solo 2 nello stesso numero di partite, alla Fiorentina il massimo è stato 4 gol, mentre al Cagliari lo scorso anno ne aveva fatti 5, per poi concludere a 6 reti nell’intero campionato.
Impatto importantissimo, anche e forse soprattutto per l’Hellas Verona: mai un giocatore gialloblù aveva segnato così tanti gol nella storia del club nelle prime 12 partite di campionato.
Poker contro la Lazio e doppietta alla Juventus, di nuovo, ovviamente. Sono loro le due vittime preferite del Cholito, con 7 gol segnati ai biancocelesti (contro cui ha vinto la prima partita su 12 totali, con l’Hellas) e 6 reti segnate ai bianconeri (alla pari in classifica col Torino).
Poker alla Lazio, il suo primissimo in carriera. Doppietta alla Juventus, dicevamo, di nuovo, perché in Italia di doppiette ne ha segnate Simeone (6) ma la prima, come quest’ultima, è stata segnata proprio alla Juventus, proprio nel primissimo quarto d’ora di gara ed è stata ugualmente letale. Segnò al 3′ e al 13′ di un Genoa-Juventus finito 3-1 nel 2016/17.
Non parliamo poi dei numeri registrati contro Maurizio Sarri, all’allenatore toscano ormai toccherà fare tutti gli scongiuri del caso ogni volta che incontrerà il Cholito. Infatti, Sarri ha subito la prima tripletta di Simeone (in Fiorentina-Napoli 3-0 del 2017/18) e adesso ha subito il primo poker. Poi, bisogna contare un’ottava rete segnata due anni fa, guarda caso, contro la Juve.
Di nominativi di squadre al top sotto la guida di un dato allenatore ne abbiamo visti e sentiti parecchi da che il calcio è nato: in Italia ricordiamo la Grande Inter del Mago Helenio Herrera, Zemanlandia a Foggia oppure proprio il Sarrismo a Napoli (in Inghilterra noto come Sarriball).
Ora, con Igor Tudor al Verona cosa possiamo inventarci? Tudormania? Tudor-Park? O Luna-Tudor?
Ci si può sbizzarrire nel creare nomi divertenti ma li pensiamo perché Tudor sta collezionando numeri impressionanti da che è subentrato a Eusebio Di Francesco sulla panchina dell’Hellas. Questo è merito dell’exploit di molti, di Montipò, Faraoni, Caprari, giusto per citarne alcuni.
Il bomber però si è dichiarato: Giovanni Simeone con Tudor promette gol, promette di stupire come mai prima d’ora.
A cura di Lorenzo Gentile.
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