Rooney: “CR7 era fortissimo e tremendamente fastidioso. Ferdinand era arrogante”
L’allenatore del Derby County parla del rapporto con Cristiano Ronaldo e svela il suo desiderio per il futuro
“Voglio diventare l’allenatore del Manchester United. So di non essere pronto ora, ma devo lavorare per far sì che un giorno accada“. Esordisce così sulle pagine del tabloid inglese The Sun Wayne Rooney, ex attaccante del Manchester United e attuale allenatore del Derby County.
L’allenatore inglese in una lunga intervista ha ripercorso alcuni momenti con i Red Devils parlando anche dei compagni di squadra, partendo proprio da Cristiano Ronaldo. “Cristiano era fortissimo e tremendamente fastidioso allo stesso tempo. Probabilmente ora non sarà bravo allo stesso modo, ma sicuramente sarà altrettanto fastidioso“.
Al di là delle battute Wazza parla del rapporto con il portoghese: “Non ho mai avuto problemi con lui, neanche quando mi fece espellere. Io sono inglese, lui è portoghese. Quando giochiamo contro non me ne frega nulla di lui, non è un mio compagno di squadra. Ma quando finisce la partita siamo di nuovo amici“.
“Ferdinand era arrogante, si scordava di essere un difensore”
Rooney nel corso della sua intervista non ha risparmiato Rio Ferdinand: “Era un gran giocatore, spiccava. Ma era anche molto arrogante. Allo United vieni pagato parecchi soldi per calciare la palla in rete, quindi dovevamo farlo e basta. Gli dissi più volte di passare la palla a me e Ronaldo che a fare gol ci avremmo pensato noi. Rio è un ragazzo eccezionale, ma a volte si è dimenticato di essere un difensore“.
L’ex attaccante dello United parla anche di Tevez: “Per due anni ho amato giocare con lui. Andavo a prenderlo a casa quando giocavamo in Champions League e poi lo riportavo all’aeroporto. E, onestamente, nonostante parlassimo non avevo idea di cosa dicesse. Pensavo di non essere un grande oratore, ma lui borbottava e basta“.
In chusura Rooney parla di Ferguson: “Aveva provato a ingaggiarmi quando avevo solo 14 anni, parlava con mio padre e mia madre. Mi dicevano che al telefono c’era Ferguson che voleva portarmi al Manchester e io rispondevo di no perché volevo giocare per l’Everton. Il motivo per cui mi sono trasferito allo United è stato esclusivamente per lui“.