Interviste e Storie

Pubill, l’oro olimpico con il tatuaggio di Leonida

Marc Pubill

Tutto quello che c’è da sapere sull’esterno spagnolo che piace al Milan di Allegri

Da piccolo era goffo e troppo basso per giocare a calcio. Il tempo, però, gli ha dato ragione. Oggi, Marc Pubill è tra gli esterni spagnoli più seguiti, soprattutto in Serie A. A un passo dal vestire la maglia dell’Atalanta lo scorso anno, ora piace al Milan di Allegri e alla nuova Roma di Gasperini.

Esterno atipico, fisico e rapido. Giocatore a tutta fascia, Pubill preferisce spingersi in attacco. All’Almeria da due stagioni (l’ultima in Liga2), ora potrebbe arrivare il salto di qualità.

Sulla gamba ha tatuato la frase: “La tua zona di comfort ti ucciderà”. Un messaggio chiaro per non porsi limiti e dare una svolta alla sua vita, come quando era piccolo. E come quando l’Espanyol l’aveva scartato perché troppo fragile.

Pubill si è preso la sua rivincita: ha esordito in Liga, ha vinto un oro olimpico con la Spagna. E tutti lo vogliono. Italia compresa.

Lisci e l’oro olimpico

Da Manresa (in Catalogna) all’oro olimpico con la sua Spagna. Nel mezzo, una crescita continua tra giovanili e prima squadra. Il primo a credere in lui è proprio un italiano, Alessio Lisci. Oggi nuovo allenatore dell’Osasuna, ai tempi del Levante diede un’opportunità al giovanissimo Pubill buttandolo nella mischia. Da lì, non si è più fermato. “Gli devo la vita. Quando sono arrivato, mi ha accolto come un figlio. Ho imparato molto da lui. Ha fatto carriera e mi ha trascinato con sé. È stato molto gentile”, aveva rivelato in una vecchia intervista a Relevo.

Lisci e il Levante gli hanno dato una nuova speranza: dopo la porta chiusa in faccia dall’Espanyol, arriva anche la nazionale e la gioia della medaglia più ambita. E a proposito di tatuaggi, sul braccio destro ha Leonida del film 300. Un caso? No, “lo guardo prima di ogni partita”.

Marc Pubill

Pubill e l’Italia

Atalanta, Como e ora Milan. Pubill e la Serie A si sono sfiorati più volte nell’ultimo anno. Prima le visite mediche non superate con la Dea per un problema al ginocchio (con successiva smentita del calciatore), poi la trattativa con il club di Fabregas e ora, ci sono Milan e Roma.

Questa volta, forse, potrebbe essere la volta buona per Pubill. E forse, grazie a Lisci, parlare e capire l’italiano non sarà un problema.

Lorenzo Bloise

Classe 2001, nato nel comasco, oggi pendolare a Milano. Amante dello sport in tutte le sue sfaccettature: giocatore di provincia di basket, con il calcio mi sono limitato alla PlayStation. Cresciuto tra un doppio passo di Cristiano Ronaldo e un fadeaway di Dirk Nowitzki. Davanti alla televisione, allo stadio o al palazzetto con la stessa curiosità di un bambino. Highlights, repliche, interviste e dirette notturne: ogni scusa è buona per non perdermi nulla. La letteratura mi ha aiutato a riscoprire la bellezza e l'efficacia delle parole: le stesse che mi permettono di raccontare ciò che gli altri si limitano a guardare. Storie, anedotti e culture che si intrecciano tra di loro: per me lo sport è questo e tanto altro.

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