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Potenza, muore un tifoso della Vultur Rionero: tifosi via dallo stadio

Doveva essere una domenica di sport, ma per i tifosi del Potenza la trasferta al “Massimino” si è trasformata presto in una giornata di grande tristezza.

Non c’entra nulla il calcio e nemmeno la partita pareggiata sul campo del Catania, così come nessuna responsabilità hanno i sostenitori rossoblu.

Chi era allo stadio per seguire la partita si è accorto presto che qualcosa di strano stava accadendo, quando i tifosi del Potenza hanno ammainato striscioni e bandiere a metà primo tempo, lasciando il settore ospiti in silenzio nello stupore generale.

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Una scelta che ha spinto molti ad indagare su quanto stesse accadendo, per poi scoprire che il motivo di tale scelta non era legato in alcun modo alla partita.

Un gesto di rispetto ed una forma di protesta per quanto era successo poco prima nei pressi di Vaglio di Basilicata, dove un tifoso della Vultur Rionero è morto dopo essere stato investito da un’auto guidata, secondo le prime ricostruzioni, da alcuni sostenitori del Melfi. I tifosi del Potenza sono infatti gemellati con quelli della Vultur Rionero, che milita in Eccellenza, e una volta appresa la notizia hanno subito deciso di lasciare il “Massimino”.

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A spiegarlo è stato il presidente dei rossoblu, Salvatore Caiata, che a fine partita ha motivato quanto accaduto sugli spalti quando è trapelata la notizia: “La decisione dei nostri tifosi di abbandonare gli lo stadio non c’entra nulla con la partita, nè con Catania e i catanesi, ma è legato esclusivamente agli incidenti che hanno portato alla morte del tifoso della Vultur Rionero. Quel che è successo oggi è molto grave. È una cosa che ci segna e mette in secondo piano l’evento sportivo, ponendo il problema di cosa fa e deve fare il calcio. Noi lottiamo duramente sul terreno di gioco, lo facciamo con carattere e determinazione, ma l’evento sportivo deve iniziare e finire sempre sul campo di calcio”.

A cura di Antonio Costa