RB Lipsia, Orban capitano “salvavita”: donerà il midollo osseo, ma rischia di saltare una partita
Willi Orban, capitano del Red Bull Lipsia ha deciso di donare il midollo osseo, ma rischia di saltare la partita contro l’Union Berlino. Le sue parole
Saltare una partita di campionato per… donare il midollo osseo. È ciò che potrebbe accadere a Willi Orban, difensore del Red Bull Lipsia, nel weekend di Bundesliga. Il giocatore ungherese classe 1992 ha infatti deciso di donare cellule staminali questa settimana, ma il nobile gesto rischia di costargli la presenza in campo nella sfida contro l’Union Berlino.
Orban dona il midollo osseo: le sensazioni in vista della partita con l’Union Berlino
Attraverso una nota ufficiale apparsa sul sito della Bundesliga, la massima Lega calcistica tedesca ha comunicato la possibile assenza di Orban nella partita tra RB Lipsia e Union Berlino. Quando gli è arrivata la notizia, lo stesso difensore è rimasto sorpreso all’idea di essere idoneo per la donazione del midollo osseo.
Non ci ha quindi pensato due volte e ha deciso di accettare, registrandosi così nel dossier tedesco (DKMS), nonostante il rischio di saltare una partita: “Non ho mai avuto dubbi, volevo affrontare direttamente la donazione – ha dichiarato ai microfoni di Bild. Questa è l’opportunità di salvare una vita umana con uno sforzo minimo, non ci sono due opinioni per me. Spero vivamente che la mia donazione possa aiutare a guarire completamente il destinatario. Ovviamente è possibile che perda la partita contro l’Union, ma nonostante le mie ambizioni sportive, in questo caso tutto passa in secondo piano”.
Il caso di Orban non rappresenta un unicum nel panorama calcistico tedesco. Un episodio molto simile è avvenuto per Marcel Franke del Karlsruher SC, che ha saltato la partita contro il Darmstadt alla dodicesima giornata della 2a Bundesliga. Orban ha ricevuto iniezioni speciali da sabato sera dopo la partita di Colonia fino a mercoledì mattina, per assicurare una maggiore produzione di cellule staminali e il loro afflusso nel flusso sanguigno. Oggi, mercoledì 8 febbraio, a Dresda verrà eseguito su di lui un cosiddetto prelievo di cellule staminali periferiche (aferesi).