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Lippi: “La Roma mi voleva. De Ligt? Mai visto uno così forte alla sua età”

Marcello Lippi ha le idee chiare per il suo futuro in panchina: “Un anno, un anno soltanto come ct della nazionale cinese, a meno che non ci qualifichiamo per i Mondiali”. Un’ultima stagione poi stop, almeno questo è il suo piano. Con le squadre di club Lippi ha invece smesso da tempo, tanto che poco tempo fa ha rifiutato un’offerta da una big di Serie A: “Sono stato più volte vicino alla Roma, anche recentemente – ha ammesso Lippi in un'intervista a Tuttosport – Quest’anno quando stava per andare via Di Francesco. Mi hanno chiamato, mi hanno chiesto la disponibilità di allenare la Roma ma ho rifiutato. Ho ringraziato dicendo che con i club ho chiuso. Ti dicevo che faccio ancora un anno in Cina e poi basta”. 

A proposito di Roma Lippi commenta l’addio di Totti: “Conoscevo la sua scontentezza…. Ci sentiamo spesso, con Francesco ho un rapporto speciale. Sapevo che chiedeva di essere un po’ più considerato. Io penso che sia proprio intorno a persone così, con questo amore per la maglia, che bisogna costruire. La sua esperienza sarebbe stata importante". 

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Inevitabile poi parlare di Juventus, a partire dall'arrivo di Sarri al posto di Allegri: “Io credo che alla base ci sia stata soprattutto la voglia di cambiare, di cambiare anche filosofia, di dare nuovi stimoli a tutto l’ambiente dopo otto scudetti consecutivi – Analizza Lippi –  Sarri è un allenatore che fa giocare molto bene le sue squadre. Giocare a due tocchi è una delle cose più complicate, ma lui ci riesce splendidamente. Ora però tutto questo non basta, deve anche vincere. Io penso che farà molto bene, poi vincere non è mai facile o scontato". 

Sul rapporto tra Sarri e Cristiano Ronaldo: “Io non credo assolutamente che Sarri sia andato da Cristiano Ronaldo a chiedergli dove vuole giocare, se preferisce fare il centravanti o l’esterno. E’ andato lì per parlare di calcio e anche io l’ho fatto sempre con i leader della squadra. E’ una cosa normale. Contano tutti e due,  ma questa è la Juve della famiglia Agnelli, da cui dipendono tutte le scelte. Forse è più bello da vedere Messi, ma Ronaldo è unico per come fa gol. In tutti i modi: in acrobazia, di testa, da lontano. Comunque due campionissimi. Il ritorno di Buffon? Non lo so, non posso essere io a giudicare. Ti dico che Buffon è una persona talmente bella, talmente trasparente, che qualsiasi cosa faccia, qualsiasi cosa decida, troverà in me qualcuno pronto a stringergli la mano".   

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Lippi analizza poi il mercato bianconero, a partire dal possibile arrivo di De Ligt, considerato un predestinato dal ct della Cina: “Io credo che il calciatore destinato a spostare davvero tutto sia de Ligt. Lo trovo veramente forte, è un armadio con una grande saggezza, è uno che ti regala equilibrio, fortissimo tecnicamente e capace anche di far gol. Non è il caso di fare paragoni. E’ vero, da Nesta a Baresi, da Maldini a Ferrara, da Cannavaro a Materazzi, di difensori eccezionali ne ho visti tanti. Ma mai uno così in rapporto all’età. La Juve con de Ligt farebbe un ulteriore, importantissimo, salto di qualità. De Ligt, con Bonucci e Chiellini, può essere davvero la chiave per fare di una Juve fortissima una Juve ancora più forte. Capace di raggiungere qualsiasi traguardo anche in Champions", ha concluso Lippi.  

L'intervista completa su Tuttosport in edicola oggi.