Alisson: “Quando ho lasciato Roma ho pianto. Al Liverpool per ambizione”
Con il suo Liverpool, il portiere ex Roma Alisson Becker si prepara a tornare in Italia. Pochi mesi dopo il suo addio ai giallorossi, il brasiliano affronterà al San Paolo il Napoli di Ancelotti nella seconda sfida del girone di Champions League. Un ritorno ‘speciale’ per il portiere che ha sempre avuto un legame particolare con il nostro paese, come hanno dimostrato anche le parole pronunciate dopo l’addio. Alisson ha parlato proprio della separazione da Roma e della nuova avventura sulle pagine della Gazzetta dello Sport, prima di volare a Napoli per giocare titolare contro Insigne e compagni.
“Lasciare Roma è stato difficile – ha dichiarato il brasiliano – ho pianto a lungo insieme a
mia moglie. È giusto essere onesti: io ho fatto una scelta
professionale, un passo in avanti per la carriera e la Roma ha incassato
una grossa cifra. Con la testa ho deciso di andare al Liverpool, ma il
mio cuore era ugualmente pieno di lacrime. A Roma ho passato due anni
speciali, lì è nata mia figlia, ho molti amici anche fuori dal calcio.
Tante volte sono andato a spasso di notte per la città: Fontana di
Trevi, al buio, è di una bellezza commovente. Ma il mio posto preferito
resta il Colosseo: lì davanti respiri la storia“.
“Se avevo pensato di restare a Roma per sempre? Mi è passato tante volte per la testa, perché stavo benissimo lì – ha continuato Alisson – ma
quando un calciatore sceglie dove giocare, il discorso è più ampio. Io
ho grandi ambizioni, il Liverpool anche e adesso gioco nel campionato
più importante del mondo. Credo che la Premier non sia tanto lontana dalla Serie A. È solo differente, meno intensa. Però io in Italia ho
imparato tanto grazie al preparatore Marco Savorani che è stato
fondamentale nella crescita mia e di Szczesny. È una delle persone più
importanti della mia vita, mi ha aiutato dentro e fuori dal campo”.
Il portiere brasiliano è poi passato a parlare della Juventus, candidata principale a vincere ancora in Italia: “Il dominio dei biancoenri poggia su basi economiche. In Premier tutte le
società acquistano giocatori importanti, in A purtroppo no. Per il
resto, gli stadi sono caldi allo stesso modo. Una differenza importante
riguarda i terreni di gioco, che in Premier sono sempre perfetti. Più calda la Kop o la Sud? Bella sfida. Sono tifoserie fantastiche che hanno pochi rivali nel mondo. La Kop la senti, è lì, ma quando la Sud è piena è uno spettacolo”.
Poi anche una battuta sul derby vinto sabato dalla Roma: “Il derby cambia tutto – conclude Alisson – le difficoltà iniziali erano logiche, vista la
partenza di giocatori importanti. Ma i nuovi acquisti sono bravi e
quando avranno capito cosa vuole Di Francesco arriveranno i risultati”.