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​Lazza-gol, in rimonta: maglia della Spal tatuata sulla pelle, tra una dedica speciale e un sogno dal quale Ferrara non si vuole più svegliare

In rimonta, sotto di un uomo per sessanta minuti (più recupero). Lazza – gol, la Spal raggiunge il Genoa a Marassi e centra il quinto risultato utile consecutivo. Crotone, Bologna (vittorie), Sassuolo, Juventus (pareggi) e oggi il Grifone: eccolo il quinto sorriso dei ragazzi di Leonardo Semplici: 1-1 al triplice fischio di Giacomelli e zona calda un punto più lontana. A regalarlo, la seconda rete in Serie A di Manuel Lazzari, dopo la prima gioia tra i grandi del 27 agosto, momentaneo 2-0 nel 3-2 finale in casa contro l’Udinese.

Ancora una ripartenza. “Ricordo solo che eravamo nella nostra nostra, abbiamo vinto un contrasto, io ho fatto cento metri sperando che Pasquale (Schiattarella, n.d.r.) mi desse il pallone: ho incrociato ed ho trovato il gol, ero molto defilato e la palla poteva andare solo lì, fortunatamente l’ho messa lì”. Sorride il protagonista di giornata di casa Spal dopo il match di Marassi, per un gol pesantissimo “che ci ha permesso di vincere… – si confonde Manuel, per poi correggersi – cioè di pareggiare”. Altro sorriso. Anche se il pareggio strappato questo pomeriggio a Genova sembra davvero avere il sapore di una vittoria.

“Visti i risultati delle squadre dietro e per come è arrivato: in dieci, sotto di un gol, contro una squadra come il Genoa, sarebbe stato difficile per chiunque. – ancora Manuel – Noi ci siamo ricompattati e abbiamo trovato un punto importantissimo”. Firmato Lazzari, per il quale anche il direttore sportivo Vagnati a fine gara ha speso parole al miele. “Manuel è l’emblema di questa Spal, ha la maglia cucita addosso avendo fatto tutta la trafila dalla C2 alla A”. Eh già, perché dagli inizi alla Giacomense (sei anni fa), da dove tutto è cominciato, alla Serie A le tappe il centrocampista biancoazzurro le ha fatte tutte: salvezza in C2, l’anno dopo la fusione, il resto è storia. Campionato vinto in Lega Pro, poi la serie B, ed infine il sogno Serie A. Dal quale una città intera ora non si vuole più svegliare.

C’è una salvezza da conquistare, prossima tappa l’Atalanta davanti ai propri tifosi. Prima, però, è tempo di dediche: alla mia famiglia e alla mia fidanzata, Diletta. – oggi non a vivere di persona il grande gol di Manuel al Ferraris – Sono di Vicenza, non sono potuti venire. Ma hanno fatto il tifo per me davanti alla tv”. Pronti a festeggiare a distanza, per un gol dal sapore speciale: in rimonta, sotto di un uomo per un’ora di gioco. Quello del pareggio tra Genoa e Spal, sul prato bagnato di Marassi: un altro importantissimo gradino, verso quel sogno dal quale Ferrara non si vuole più svegliare.