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Cosa significa “Kiricocho”, l’anatema urlato da Chiellini prima del rigore di Saka

Prima del penalty decisivo sbagliato da Saka, Chiellini ha utilizzato un’antica “maledizione” argentina

È stato uno dei protagonisti della cavalcata trionfale dell’Italia ad Euro 2020. Ha guidato con esperienza e sicurezza la difesa azzurra, anche contro attaccanti del calibro di Lukaku e Kane. Giorgio Chiellini, senza dubbio, è stato uno dei leader principali della nazionale di Roberto Mancini.

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Il capitano azzurro, però, ha dimostrato di non essere soltanto un grande difensore ma anche un abile “sciamano”. Nel trionfo finale contro l’Inghilterra, infatti, in un video diffuso dalla Uefa, lo si vede urlare qualcosa poco prima del rigore decisivo calciato da Saka e respinto da Donnarumma. Non un incoraggiamento al compagno di squadra, ma un termine particolare: “Kiricocho”. Una parola che può sembrare fine a se stessa e priva di significato, ma così non è.

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Il significato di “Kiricocho”

Per trovare l’origine della parola bisogna andare in Argentina, luogo dove nasce l’anatema grazie a Carlos Bilardo, Ct dell’Albiceleste campione del Mondo nel 1986. Qualche anno prima, nel 1982, l’allenatore guidava l’Estudiantes, club del quale era tifoso un certo Kiricocho. Quest’ultimo aveva la fama di essere uno iettatore: ogni volta, infatti, che si recava agli allenamenti della squadra, qualche calciatore si infortunava. Bilardo decise allora di mandarlo a seguire tutti i club avversari, così da indirizzare nei loro confronti l’influenza negativa. Con questo stratagemma l’Estudiantes trionfò nel campionato Metropolitano, venendo sconfitto soltanto una volta dal Boca Juniors, guarda caso l’unica squadra che non era stata visionata da Kiricocho.

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L’ammissione di Chiellini

Chiellini, quindi, consapevole del potere della parola, ha deciso di utilizzarla proprio nell’ultimo rigore calciato da Saka. È lo stesso difensore italiano che lo ha confermato ad un giornalista di ESPN Argentina con un video messaggio: “Ciao Christian, ti confermo tutto. Kiricocho”.