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Karagounis: “Beckham-Grecia del 2001, punizione inesistente. Nations League? È inutile”

Il racconto di quella Inghilterra-Grecia del 2001: la nostra intervista esclusiva a Giorgos Karagounis

Alla vigilia della partita di UEFA Nations League tra Grecia e Inghilterra questa sera, giovedì 14 novembre, Giorgos Karagounis ha parlato ai microfoni di gianlucadimarzio.com. L’ex centrocampista dell’Inter, che ha vinto gli Europei del 2004 con il suo Paese, ha parlato di ‘quella’ punizione di David Beckham tre anni prima.

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Karagounis: “Inghilterra-Grecia del 2001? Beckham dimostrò la sua personalità”

Con la Grecia avanti 2-1 a pochi minuti dalla fine, Beckham trovò la rete con una punizione maestosa. Ai playoff ci andò poi la Germania e non le Three Lions di Sven Goran Eriksson che grazie a quel colpo di classe nell’incrocio staccò il biglietto per il Mondiale in Corea e Giappone. “Ricordo bene quella partita, fu una delle più grandi partite mai giocate nella storia della Grecia“, ci ha raccontato la leggenda greca.

Continua poi: “E meritavamo di vincere noi prima che Beckham segnò quella bellissima punizione al 93^ minuto. Per me non c’era neanche fallo però lasciamo perdere… Noi sapevamo che Beckham fosse un grande sulle punizioni con quel piede destro che aveva. Ma fare quello che ha fatto lui, con l’Inghilterra quasi fuori e una pressione del genere, dimostrò la sua qualità e personalità. Pochi giocatori sanno fare quello che è riuscito a fare lui in quel momento lì“.

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Crediti: Alessandro Schiavone

Ma ci si poteva aspettare che la palla entrasse nel momento in cui lui calciò? Karagounis ha le idee chiare: “No, mai, perché io voglio sempre che la mia squadra vinca“, sorride l’ex centrocampista nerazzurro. “Speravo che la palla uscisse. In quella partita l’arbitro assegnò cinque, sei punizioni a favore dell’Inghilterra appena al di fuori dall’area di rigore. Era solo una questione di tempo prima che Beckham la buttasse dentro“. 

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Una storia che però è destinata a continuare: “Se mi sono sentito rivendicato a vent’anni di distanza dopo la vittoria per 2 a 1 a Wembley il mese scorso? No, sono situazioni ben diverse. Per l’Inghilterra la partita del 2001 era decisiva perché c’era in palio la qualificazione ai Mondiali. Ad Old Trafford quel giorno assistirono 75 mila persone, tutti in piedi e l’ambiente era di quelli caldi. L’Inghilterra doveva vincere a ogni costo. In confronto la partita di Nations League di ottobre era irrilevante. Queste due partite di certo non possono essere paragonate!

Conclude poi: “Detto ciò, la Grecia meritava di vincere nel 2001 ma questo non toglie nulla alla mia felicità dopo che abbiamo espugnato Wembley un mese fa. Quella vittoria rimarrà indelebile. Se possiamo ripeterci questa sera? Sì, per me sarà 1X. A patto che giochiamo per vincere e non per pareggiare, risultato che ci basterebbe per finire primi…

Intervista a cura di Alessandro Schiavone