Un digiuno lungo 10 giornate, poi la Vecchia Signora ha placato la fame di Duvan Zapata. Il gol del momentaneo vantaggio sulla Juventus ha regalato un punto all'Udinese e restituito la fiducia al bomber colombiano. Ma Zapata non ha digerito qualche critica di troppo:
"So bene che sono i miei ultimi tre mesi qui a Udine, ma voglio giocarmeli al meglio" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "Voglio provare a fare tanti gol e sarebbe bello restare ancora qui. Io e la mia famiglia stiamo benissimo in città. Sto bene, stavo cercando il gol con insistenza perché quando ti manca dall’11 dicembre non puoi essere felice. Finalmente l’ho trovato. Ho giocato con continuità, è la prima volta. Lui mi ha sempre difeso, mi ha dato fiducia e nel calcio conta quasi esclusivamente il giudizio dell’allenatore. Critiche dei tifosi? Ci sono rimasto malissimo. Ma proprio l’allenatore mi ha fatto stare tranquillo. Il mio futuro? L’ultima parola deve spettare a me. Per come stanno ora le cose, non c'ènessuna possibilità di rimanere a Udine. L’Udinese non ha il diritto di riscatto, è un prestito biennale, so che è quasi impossibile, ma io qui sto troppo bene e spero facciano un tentativo per tenermi. Gol? E' dedicato a mia madre, è morta sette anni fa, mamma Elfa. I gol sono per lei. Ora a casa ci sono mio papà e mia sorella Cindy. Vivono in Colombia".