Per il Golden Boy 2023 non c'è stata storia, ma Lamine Yamal è il giovanissimo che avanza. Il classe 2007 sta frantumando ogni record possibile con Barcellona e Spagna e ha conquistato il premio The Youngest. Il blaugrana si è raccontato ai microfoni di Tuttosport, organizzatore dell'evento. "È un premio importante. Il primo che ricevo a livello internazionale. Mi piacerebbe vincere quello vero, l’Absolute Best. Lo conosco, ho visto chi l’ha vinto, anche Messi, e vorrei essere in quell’albo d’oro. Prima o poi ci vediamo a Torino, promesso", ha esordito.
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Yamal: "Non sento la pressione di giocare al Barcellona"
Dalla Masia alla prima squadra, frantumando ogni record: Lamine Yamal corre e vuole prendersi tutto e subito. Nonostante sia un classe 2007, la maglia del Barcellona non sembra persare: "No, non sento la pressione. Forse proprio perché ho sedici anni. Non riesco a non considerarlo un gioco, anche quando si svolge in un grande stadio".
"Sono in uno dei due o tre club più grandi al mondo, ma questa è anche la mia seconda casa... anzi, la prima casa perché sono qui alla Masia da quando avevo sette anni e da qualche stagione dormo qui, al convitto. Mi sono sempre allenato su questi campi - continua - Questa è praticamente la mia casa".
"Xavi mi ha detto: vai e gioca a pallone"
Lamine Yamal ha parlato anche dei suoi segreti e del suo rapporto con l'allenatore Xavi Hernandez: "Credeteci. Sognate e credeteci. Il segreto è anche quello. Bisogna allenarsi, divertirsi sempre, lavorare molto. Ma soprattutto avere un sogno e provare a realizzarlo con tutte le proprie forze".
E su il retroscenna sul suo esordio con le parole di Xavi: "Vai e gioca a pallone. Un ottimo consiglio, perché è esattamente quello che mi riesce: giocare a calcio".
"Messi è il mio idolo"
"Il mio idolo è lui. Lo è sempre stato, continua a esserlo adesso che gioco nel Barcellona. Mi ha ispirato, mi ha appassionato. Non ho mai avuto un altro idolo", ha poi aggiunto Yamal parlando di Lionel Messi. Il classe 2007 ha poi aggiunto: "Ho fatto una foto insieme a lui. Conosciuto no. Magari un giorno...".
E poi sul Barcellona: "Sono sempre stato un tifoso culè, per me è un sogno vestire questa maglia. È la più importante e bella di tutte. Mi emozionava da bambino quando giocavo nelle giovanili, mi ha dato un brivido quando l’ho indossata nella prima squadra. Sono nato e cresciuto a Barcellona, essere qui è il massimo", ha concluso.