"L'allenatore che faceva desiderare a noi giocatori che le partite durassero 10 o 15 minuti in più". Il riferimento è a chi ha appena vinto, stradominandola, la Premier League con il Manchester City: Pep Guardiola. Ed è di chi in campo ne è stato una delle creature più emblematiche: Xavi Hernandez. L'ex centrocampista del Barcellona ha parlato dell'allenatore catalano sulle colonne del Daily Mail, in occasione del suo successo, dopo quelli in Spagna e Germania, arrivato anche in Inghilterra. Xavi, che per anni con Iniesta e Busquets ha formato il centrocampo delle meraviglie in blaugrana, ha svelato anche un piccolo segreto relativo ad una dele partite più iconiche del Barcellona di Guardiola: il 6-2 al Bernabeu contro il Real Madrid: "Ha messo Leo Messi come falso nueve, sapeva che i centrali di difesa del Real Madrid non sarebbero usciti su di lui fino a centrocampo: questo significava che Messi, Iniesta e io avevamo un 3 contro 2 sistematico a metà campo. Lui ci diceva: il gioco è lì, il gioco è lì!"
Xavi, attualmente all'Al-Sadd, ricorda anche gli inizi di carriera di Guardiola: "Quando ha cominciato al Barcellona, su di lui c'erano dubbi. Iniziammo la prima stagione con una sconfitta e un pareggio, ma nonostante queste due partite io lo dicevo già ai miei amici e ai miei familiari: 'Se poteste vedere come ci alleniamo... Vinceremo tanti titoli'. Pep era nervoso - conclude Xavi - perché si stava giocando il suo futuro. Però le cose sono andate alla grande. Non solo perché abbiamo vinto tutto, ma per come lo abbiamo fatto".