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Data: 20/04/2018 -

Milan, Gattuso: “Mandzukic?’ Mi piacciono tutti i grandi giocatori…Servono 3/4 pedine, aspettiamo la decisione dell’UEFA”

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Il Milan riparte dalla sfida contro il Benevento. Gattuso alla vigilia dell'importante partita contro i sanniti ha analizzato la gara in conferenza stampa. Sarà uno snodo cruciale per le ambizioni europee del Milan che da quasi un mese, ormai, non riesce più a vincere. Il mister rossonero però ricorda molto bene da dove è partito il percorso di questa squadra, proprio all'andata contro il Benevento di De Zerbi:

Domani abbiamo una partita contro una squadra sbarazzina, che non ha nulla da perdere e che gioca bene a calcio grazie a De Zerbi: se non la prepariamo con veemenza e rabbia c’è da faticare, dobbiamo arrivare alla gara con grande furore agonistico e con grandissima voglia. Atalanta nostro avversario? Non solo l’Atalanta, non è un caso che la Samp vinca giocando non bene con il Bologna, e c’è anche la Fiorentina: non dobbiamo dimenticarci tutto ciò che è successo da Benevento, da dove siamo partiti e come stavamo. Ora è vero che non vinciamo da un mese a questa parte, ma dobbiamo giocare da squadra e avere una grande mentalità".

Quando si indossa una maglia importante come quella rossonera non c’è nulla di facile, serve fare una corsa in più, sacrificarsi: la squadra deve andare alla ricerca di questo, metterci una pezza. Sappiamo che ci giochiamo l’Europa League e una finale di coppa, ma serve questo: si fa fatica a indossare una maglia così prestigiosa, vedremo poi dove arriveremo. Le partite bisogna giocarle, prepararle bene: di stimoli ne abbiamo tanti, non è vero che non arrivando in Champions non abbiamo più stimoli. Dobbiamo ancora dimostrare tanto, pedalando e guardando gara dopo gara”.

Sul possibile assetto tattico che adotterà contro il Benevento, l'allenatore rossonero, ha risposto così: Due punte? Io devo pensare all'equilibrio della squadra. Questa è una rosa che non deve subire gli avversari, questo è ciò che voglio: tranne Torino, questa è una squadra che costruisce tanto. Non è solo colpa degli attaccanti, abbiamo mandato tanti uomini al gol, tanti nel ruolo di mezz’ala. Biglia è un giocatore importante, ci dà equilibrio e raddoppia sempre: tra Montolivo e Locatelli ho scelto Locatelli. Nei primi 10’ del secondo tempo il Torino non ha toccato palla, ma non dobbiamo fare possesso sterile: c’è stata un po’ di stanchezza, abbiamo subito dopo gli avversari, dando campo e non riuscendo ad accorciare bene. Ora devo cercare di fare risultati, non devo pensare agli attaccanti che non arrivano in doppia cifra: sono tre punte importanti con caratteristiche diverse. Kalinic ha avuto la palla gol, col Torino, e se gli dice bene fa gol, così come con il Napoli: la mia preoccupazione più grande è creare. André Silva con la Juventus ha avuto una chance, ma fa parte delle dinamiche del calcio: il mio compito è metterli in condizione di fare gol. Chissenefrega del record negativo sugli attaccanti. Ringraziamo anche che dietro non si stiano prendendo gol: non dobbiamo scordarci che tipi di giocatori abbiamo e che struttura abbiamo, dobbiamo fare esprimere i nostri elementi al massimo. Sappiamo quali siano i pregi e i difetti della squadra”.

Cosa si aspetta dal mercato: “2/3 arrivi di fronte a 2/3 cessioni? A me non risulta questo, ma siccome abbiamo un ad e un ds ci pensano loro: dal primo giorno in cui sono qui posso solo dire che stiamo bene e non ci manca nulla. Rassicuro i nostri tifosi che di fame non muore nessuno, arriva anche di più: sui numeri poi non posso dire niente perché sono allenatore e non ad, a livello organizzativo non manca nulla. Non è detto debbano uscire giocatori prima che ne entrino altri: ancora l’UEFA non si è espressa, attendiamo l’esito. Ci vogliono 3/4 giocatori per rafforzare questa squadra, mi verrebbe da dire Pogba e i più forti. Mandzukic? Mi piacciono, mi piacciono tutti, anche Messi, Ronaldo…Reparto lacunoso? Dobbiamo avere alternative per fare anche diversi moduli o perché interpretino più di un ruolo”.

Gli obiettivi primari in questo momento per il Milan e un parere su De Zerbi: Arrivare in Europa League è fondamentale, il Milan non può star fuori dall’Europa nonostante porti via energie: è molto meglio arrivare sesti che settimi, è importante per noi arrivare in Europa. De Zerbi? Ci siamo già incontrati in C, ha grandissime idee e un calcio propositivo, è molto preparato: fa giocare le squadre con grande qualità. Chi allena in Italia ora è bravo, quando vedo un mio collega cerco di rubare sempre qualcosa, e in Italia ci sono allenatori con buone idee. Tutti a livello tattico sono molto preparati”.

Sulla situazione infortunati e chi potrebbe mancare domani contro il Benevento ha spiegato: “Calabria? Domani vediamo se giocherà, dobbiamo stare attenti con lui. Davide si ferma spesso e non dobbiamo rischiare di perdere i giocatori. Çalhanoglu non sta benissimo, speriamo di recuperarlo ma non ha problemi, solo un’infiammazione. Locatelli mezz’ala con Bonaventura più avanti? Ci può stare, si. Cutrone esterno? C’è la possibilità di vedere Patrick, ma non esterno…”



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