Germania 2006, l'indimenticabile finale con la Francia, la testata di Zidane...e i rigori capaci, con il sigillo finale di Grosso, di regalare la Coppa del Mondo all'allora Nazionale azzurra di Marcello Lippi. E come dimenticarsi di chi, dall'altra parte, sedeva sulla panchina dei Bleus: quel Raymond Domenech che, più di dieci anni dopo, ha intrapreso ben altra strada rispetto a quella vissuta per più anni da allenatore. L'ex CT della Francia, sulla panchina della nazionale dal 2004 al 2010, ricopre attualmente il ruolo di presidente dell'AIA francese: e presente al Wyscout organizzato alla Juventus Stadium, ai microfoni di Sky Sport, ha voluto esprimersi così su diversi temi, dalla prossima finale di Champions League a Mbappé e non solo.
"Per me sicuramente è favorito il Real Madrid, ha giocatori migliori e ha vinto l'anno scorso. La Juventus ha una solidità difensiva estrema, ma penso il Real Madrid può vincere. Zidane? E' stato un grande giocatore, non parlava molto in campo ma era sempre il capo, il leader di tutte le squadre in cui ha giocato, senza gridare e gesticolare. Quando diceva qualcosa i compagni lo facevano. Al Real Madrid conosce bene i giocatori e il club, non è facile allenare le merengues ma è comunque fatto per questo club, so di cosa fosse capace".
Chiusura su Mbappé: "Ha la possibilità di arrivare ad essere come Messi e Ronaldo, a 17-18 anni ciò che ha fatto è grandioso, e ha la possibilità di essere ancora più forte, ma è ancora giovane. Ora fa la stessa impressione di Messi a 18 anni al Barça, sa passare il pallone e segnare".