Capolavoro Liverpool. Trionfo per 4-0 e festa al termine della semifinale di ritorno di Champions League contro il Barcellona. Gli inglesi ora sognano il trofeo. Ma ancora non ci possono credere. Unbelievable dicono. Incredibile. "Dopo la partita a Barcellona ci siamo detti che avremmo dovuto fare 4 gol" commena Wijnaldum, protagonista assoluto della gara, a Sky Sport. "Sapevo che con i nostri tifosi ce l'avremmo potuta fare". Poi ammette: "Ero un po' arrabbiato per non aver giocato titolare, ma sono felice di aver contribuito alla vittoria. Ci dovevamo solo credere, anche se ci dicevano che sarebbe stato impossibile".
A parlare è anche una vecchia conoscenza del mondo italiano, che proprio l'anno scorso con la maglia della Roma aveva compiuto un'impresa simile contro il Barcellona: Alisson. "Era quasi impossibile pensare che si potesse fare un'impresa del genere, anche se è una cosa che abbiamo provato ad immaginare prima della partita. Una volta é successo con la Roma, ora si é ripetuto. Ci abbiamo creduto da sempre, da quando è finita la gara di andata, perché abbiamo fatto una grande partita a casa loro. Oggi abbiamo fatto cose incredibili in mezzo al campo. Ho fatto diverse parate oggi, con la Roma avevo fatto due interventi più facili, oggi ho lavorato un po' di più". Vittoria ancora più sudata, quindi: "Sono contento di aiutare la squadra e più contento di arrivare in finale, che era il nostro obiettivo. Ora puntiamo a vincere la Champions, che è il massimo a cui può aspirare un giocatore. La vittoria di oggi ci dà fiducia, ci porta in alto e le cose iniziano a girare a nostro favore".
L'altro protagonista? Origi. Che si presenta ai microfoni con un sorriso largo così. "Difficile descrivere cosa provi, è una sensazione fantastica: abbiamo vinto per 4-0 contro una delle squadre più forti al mondo e davanti al nostro pubblico. Per me è qualcosa di speciale. Gioco poco? Non importa. Gioco a modo mio e quando sono in campo do tutto. Sono contento" conclude.
