La classe non si discute, il corpo comincia mostrare qualche acciacco. Se poi ci si aggiunge la nostalgia da casa, il gioco è fatto. Wayne Rooney tornerà in Inghilterra, per un periodo di “riposo fisico e mentale”.
A comunicarlo, come rende noto il Mirror, l’allenatore del Dc United Ben Olsen: “Si vedono segni di affaticamento, alcune piccole cose non vanno e devono essere risolte”. L’attaccante inglese, ex di Everton e Manchester United, dal 2018 è approdato in Mls, mettendo insieme 23 gol in 42 partite, tutti con la maglia dei rossoneri di Washington.
Una media invidiabile per un rendimento alto, nonostante la carta d’identità reciti ormai quasi 34 anni. Al netto comunque dell’età, il problema più grosso sembra riguardare la famiglia. La moglie, infatti, non si è mai ambientata negli Stati Uniti, ed è tornata in Europa portando con sé i figli.
Dopo la vittoria per 4-1 in trasferta dello scorso 19 luglio, Rooney è salito a bordo di un aereo e ha fatto rientro in Inghilterra, saltando la gara dell’ultimo fine settimana. E’ la seconda volta da quando gioca in America che non si vede in campo nemmeno per uno spezzone.
Al suo posto, nel ruolo di falso nueve, è stato schierato l’argentino Luciano Acosta che però non è riuscito ad evitare la sconfitta dei suoi: 2-0 contro l’Atlanta United. “Nonostante tutto, a mente fredda, ritengo abbiamo giocato una discreta partita”, ha ribadito Ben Olsen dopo il triplice fischio.
Alla fine del torneo mancano adesso 11 partite e la speranza a Washington è di rivedere in campo il bomber inglese. Con lui, infatti, centrare l’obiettivo play-off nella Eastern Conference diventa sicuramente più semplice.