Dopo la vittoria del Benevento all’Allianz Stadium, a dieci giornate dalla fine la lotta scudetto sembra essere diventata una questione tra Inter e Milan: “Giocare meno o non essere quelli di dieci anni fa, come Buffon e Chiellini, è fisiologico. Ma nonostante chi critica e basta - io li chiamo “quelli che non sanno” - non guardi queste cose, la Juve ha anche comprato pensando al domani. Chiesa è futuro. Kulusevski, McKennie e Arthur sono futuro. De Ligt, Demiral, Bentancur: futuro. Tutti dovrebbero pensare al futuro quanto al presente, non solo la Juve”. Così Christian Vieri a La Gazzetta dello Sport.
Sull’inserimento di Eriksen e Perisic nell’Inter: “Molto meglio, mossa decisiva: Conte ha capito che stava sbagliando. Eriksen ha dato qualità, Perisic sacrificio e ci metto anche Sanchez. Bravi loro a farsi trovare pronti e Conte a cambiare idea”. E sul Milan: “Grande fame anche loro: il Milan merita di essere dov’è, altro che cadono. Sono liberi di testa e ora giocheranno una partita alla settimana”.
Sulla squadra che gioca meglio in Italia: “Io metto sempre prima l’Atalanta. Velocità, forza, aggressività e guardate l’attacco, guardate com’è devastante Muriel. Altro che intrusa, come dice Gasp: le manca solo il nome, ma lo status è quello di Juve, Inter, Milan. E ora si gioca una volta alla settimana: andrà a duemila”.
Sulla nazionale in vista dell’Europeo: “Adesso, siccome il Mancio ha fatto un grande lavoro, quelli che non sanno dicono che deve vincere. Roberto ha una squadra forte, sceglie la qualità, gioca bene, ma non deve avere pressioni: Spagna, Germania, Portogallo, Francia e Belgio sono forti forti, il gap con certe squadre c’è ancora. Lo sta accorciando, ma anche se è lui il primo a farlo non è giusto dire: andiamo a vincere l’Europeo”.