Da un campione del Mondo a un campione del Mondo, il passaggio di testimone è avvenuto con successo. Il Genoa saluta Alberto Gilardino dopo il complicato avvio di stagione e affida la panchina a Patrick Vieira, allenatore esperto che a partire dal prossimo weekend dovrà calarsi in una nuova dimensione, con l'obiettivo di risolvere i problemi del club ligure. Un giocatore storico per un pezzo di storia del calcio italiano: le premesse sono delle migliori.
L'ascesa di Vieira
Da New York a Genova, il passo è tutt'altro che breve. La carriera da allenatore del francese è iniziata nelle giovanili del Manchester City, è vero, ma la prima esperienza "tra i grandi" Vieira l'ha avuta proprio nella Grande Mela, venendo scelto come allenatore della neonata sorella dei Citizens, il New York City.
Negli Stati Uniti l'ex centrocampista di Juve e Inter ha ottenuto risultati importanti, raggiungendo prima due volte i quarti di finale ai playoff di MLS e conducendo poi una gran prima parte di stagione nel 2018, che ha convinto il Nizza a sceglierlo per programmare il futuro insieme a lui. In patria Vieira è partito alla grande, riportando i francesi prima al 7° e poi al 6° posto in Ligue 1. Al contrario dell'esperienza newyorkese, però, la terza stagione è stata quella più sfortunata, culminata con l'esonero prima di dicembre.
Il classe '76 è stato poi costretto a fermarsi per alcuni mesi, continuando ovviamente a studiare e migliorarsi. Questo gli ha permesso di guadagnarsi la chiamata del Crystal Palace, club inglese con cui ha vissuto alti e bassi: prima il 12° posto in Premier League, poi il secondo esonero, nel 2023. Da lì Vieira è ripartito ancora una volta, tornando in Francia con lo Strasburgo, ottenendo un anonimo 13° posto prima della separazione della scorsa estate, arrivata di comune accordo a preparazione già inoltrata.
L'aspetto caratteriale
Un aspetto che contraddistingue Patrick Vieira non può che essere il suo carattere, che lo rende un personaggio "vero" agli occhi di tutti. Duro in campo, ma anche in panchina: questa può essere la miglior descrizione per lui. Chiedere a Balotelli per saperne di più. Dopo il botta e risposta di Nizza i due si ritrovano, con diverse esperienze e più maturità alle spalle; e chissà che dalle macerie si possa rifondare per costruire un rapporto fatto di gol e fiducia. Sta di fatto che Vieira è caratterizzato da un ego importante, tipico di uno che ha totale fiducia nei propri mezzi e che nonostante le tante difficoltà in questa sua seconda carriera non ha mai pensato di mollare; questo ego, ora, va misurato con una piazza calda come Genova. Le premesse giuste ci sono, il resto sarà storia.