“Dal buio...torneremo a splendere”. La cornice perfetta, nel momento più cupo della storia del Vicenza. Fine gennaio, temperatura glaciale. Al Menti andava in scena la prima dopo il fallimento, e in un clima surreale si giocava Vicenza-Padova. Sono trascorsi quasi due anni dall'ultimo incrocio tra “magnagati” e “galine”. Nel mezzo i biancorossi hanno cambiato forma e sostanza, stravolti dalle idee di Renzo Rosso. Mai così distanti da quel buio. Mai così vicini a splendere. Merito anche della cura Mimmo Di Carlo. Proprio lui, protagonista della squadra che arrivò alla conquista della Coppa Italia, e ora frontman del “suo” Vicenza. Trascinatore di un gruppo unito e motivato a dare sempre il massimo in campo, leader capace di infondere nuova linfa a tutto l'ambiente come non accadeva da tempo.
Oggi sarà nuovamente Vicenza-Padova. Nuovo spartito, stesso Romeo Menti stracolmo. Come un tempo. Come quei tempi. Grazie anche all'impegno delle due società che ha permesso l'apertura del settore ospiti. E sarà la prima volta allo stadio per Tommaso, 3 anni appena compiuti: “Resterà sicuramente a bocca aperta, perchè la prima volta te la ricordi per tutta la vita”, racconta il papà, Andrea Bertacche, che mano nella mano lo accompagnerà allo stadio: “Anch'io seguo il Vicenza sin da piccolo, negli ultimi anni mi sono allontanato un po' per motivi di lavoro, un po' per la nascita dei miei due figli. Ora che mi sono riavvicinato, sono sicuro che sarà tutto più bello con Tommaso”.
“See you in the long run...che l'è longa!”, vale la fiduciosa e paziente attesa di Marta Basso. Pronta con voce e sciarpa: “Oggi ci sarò”. Come sempre del resto, anche in un modo tutto suo: “Avevo 4 anni, la mattina seguente la conquista della Coppa Italia mi sono presentata a scuola con la maglia che mi faceva da vestito”. Ricordi che scorrono e si allacciano alla più recente impresa mancata: “Penso all’annata pazzesca di Marino, in particolare a due momenti: la vittoria in casa del Bologna, vista al bar, e Vicenza-Lanciano nel giorno del mio compleanno. Nonostante il pareggio finale, ho festeggiato in Curva Sud con le persone a cui voglio bene”.
L’intenzione era quella di andare con la moglie in viaggio per festeggiare l’anniversario. “Ma non sarei tornato in tempo”. L’abbonamento in tasca, il biglietto del treno nell’altra. Destinazione Vicenza. Massimo Anselmi partirà da Bastida Pancarana, in provincia di Pavia. Ad attenderlo il suo seggiolino nei Distinti, anche se avrebbe preferito vivere la partita in Curva come ha fatto negli ultimi 35 anni: “Tifo Lane dal 1977/78, il famoso campionato dove è arrivato secondo e nel 1984 l'ho visto per la prima volta giocare da vicino”. Come sta vivendo l’attesa? “Con incontrollabile fibrillazione, come tutti quelli che amano la maglia biancorossa. La paura di rimanere delusi è dietro l'angolo, ma la musica è decisamente cambiata dopo gli ultimi anni”. Poco importa se oggi al Menti il sole lascerà spazio alla pioggia, perchè “dal buio...torneremo a splendere”. E, Vicenza, ora si prepara per farlo davvero.
A cura di Giada Mazzucco
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