Ha fatto male a novembre, quando la delusione per non essersi qualificati al Mondiale era tremenda. Fa male ancora oggi, quando quel Mondiale è pronto ad iniziare, ma senza Italia. Torna a parlare della mancata qualificazione in Russia Giampiero Ventura, che dopo l’intervento alla Rai di qualche giorno fa ha provato a fare chiarezza anche ai microfoni di Radio Crc: “Ho vissuto 30 anni di calcio in maniera corretta e professionale raggiungendo risultati sportivi ed economici. Per cui vorrei semplicemente riprendere a fare ciò che so: ho tanta voglia di tornare ad allenare, ma non allenerò mai più una nazionale. Non vivere la squadra tutti i giorni non è il mio lavoro”.
Dalla delusione Mondiale al futuro, Ventura svela il suo obiettivo: “Se mi sento deluso, arrabbiato o tradito? La mia figura la associo a tutti e tre gli aggettivi, ma non voglio argomentare per non scendere nei dettagli. Ci sarà tempo e modo, ma il mio obiettivo è riprendermi quello che ho lasciato. Io devo stare sul campo, prendere giovani e farli diventare importanti, lavorare giorno per giorno con tutto il gruppo, è questo il mio lavoro. Contatti con squadre di Serie A? Con mia grande sorpresa, ho avuto più di un contatto, ma non mi posso permettere di sbagliare. Dico però che ho una grande voglia di rimettermi in gioco e rispondere non a parole, ma sul campo”.