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Data: 10/12/2016 -

Ventura: "Pellè ha chiesto scusa ai compagni: gli auguro di aver capito. Balotelli? Vedremo"

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Una gavetta lunga 40 anni, poi il sogno Nazionale che si avvera. Giampiero Ventura gonfia orgoglioso il petto e traccia un bilancio dei primi sei mesi da Ct. Cambio di tendenza anche dei club, ma c'è da lavorare:

"Adesso lo posso dire, stiamo provando a cambiare il movimento" - si legge nelle pagine del Corriere della Sera - "E abbiamo smosso le acque, mandato un segnale. Quando sono diventato c.t., su di me c’era un pregiudizio. Adesso il quadro mi sembra diverso. Quello che è accaduto fuori èimportante: oggi i club fanno giocare più giovani che dieci anni fa. È un concetto che rimbalza, un’onda che cresce: per me i grandi movimenti nascono così. Lippi aveva i campioni da selezionare. Conte all’Europeo ha avuto il tempo di fare l’allenatore e dare forma alla squadra".

Ventura? Ha trovato la sua strategia: "Io i giovani come faccio a tirarli fuori? Me li vado a cercare. Dopo lo stage con 22 ragazzi, li ho fatti tutti controllare la domenica successiva, perché se avessero avuto l’atteggiamento da fighi non sarebbero più tornati in azzurro. Nessuno ha toppato. Gagliardini, per esempio, è stato il migliore contro la Roma, Lapadula ha segnato, così come Caprari, Inglese e Ciciretti. Sportiello era in un momento difficile ed è andato via con il sorriso. È un lavoro a 360 gradi, tecnico e psicologico. Le potenzialità vanno tirate fuori".

Come si gestiscono i "ribelli" del calcio? "Nei club ci ho dedicato tantissimo tempo, perché rinunciare a un giocatore è difficile: ho avuto grandissime vittorie, ma anche sconfitte, come Sanchez Mino nel Toro. Non capiva come i tifosi si permettessero di contestarlo. In Nazionale c'è anche un’immagine diversa. Su Pellé in un club avrei avuto tempo di lavorarci. Qui no. So che ha chiesto scusa ai compagni. Gli auguro di aver capito, ma lo dico più per lui che per me. Penso a storie di talenti per i quali i soldi hanno inciso negativamente. Come quando uno vince al Superenalotto e si rovina la vita".

Buffon futuro vice di Ventura? "Come c.t. selezionatore perché no? Come c.t. allenatore, non avendolo mai fatto, sarebbe un’incognita. Lui è un punto di riferimento in campo e fuori: per i compagni, per me, per la Federazione. La strada la deciderà lui, di sicuro l’Italia farebbe male a non sfruttare la sua figura". Sulla clausola di Belotti: "Non mi sembra il tipo, è uno che vuole arrivare, ha fame, voglia di migliorare. I grandi campioni sono quelli che continuano a mettersi in discussione, come Ronaldo o Buffon. Balotelli? Ci vuole un rapporto e quando parleremo capiremo se ci sarà la possibilità di collaborare con lui. Sino adesso non ha fatto quello che le sue qualità gli avrebbero consentito. Verratti? Deve stare bene fisicamente, ma è un capitale assoluto della Nazionale".

In chiusura d'intervista il Ct azzurro fa una previsione sul mondiale 2018: "Se dovessimo andare ai Mondiali sono convinto che sorprenderemo. Non ho dubbi. Il vero problema, che vale per tutti, è andarci. Attraverso l’Italia, mi piacerebbe poter vivere e trasmettere grandi emozioni".



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