Nella conferenza stampa prima della partita contro il Girona, Valverde ha bacchettato il suo collega e predecessore Pep Guardiola. Il motivo? Una scorrettezza commessa dall’allenatore del City ai danni di tutto il Barcellona. Infatti Pep avrebbe telefonato al giocatore olandese Frenkie de Jong, gioiellino conteso da mezza Europa, per convincerlo a firmare per il City. Le parole di Valverde lasciano pochi dubbi: “Parlare con un calciatore che è sotto contratto con un’altra squadra? Questo non si può fare, è vietato avere contatti coi giocatori di un’altra squadra. E riconoscere che si faccia non è nel mio codice etico. Ma non ho niente da dire al riguardo, del resto ognuno ha il suo modo di comportarsi”.
Colpo basso dunque quello che Pep ha provato a rifilare alla sua ex squadra, cercando di inserirsi nella trattativa a giochi quasi fatti per tentare, con la sua autorità e affabilità, di far cambiare idea a de Jong. Ed in un mercato sempre più “pazzo” e dell’ultimo secondo, una telefonata di questo genere poteva anche produrre i risultati sperati. E’ lo stesso de Jong ha confermare la chiaccherata tra i due: “Ho parlato con il PSG e ho anche parlato con Guardiola della possibilità di firmare per il Manchester City. Ma poi ho scelto il Barcellona”.
Pep ora rischia grosso poichè da regolamento non si può parlare con un calciatore legato ad un’altra società se questa non acconsente con un’autorizzazione scritta. Ovviamente la regola è spesso infranta da molte società che farebbero di tutto per battere la concorrenza. Basti vedere che nella stessa trattativa anche il PSG ha provato fino all’ultimo a inserirsi contattando il giocatore per convincerlo ad approdare al Parco dei Principi. La prima regola del mercato, dunque, è che non esistono regole . Valverde lo sa, ma ora, a giochi fatti, può godersi tranquillamente il finale di stagione, conscio del fatto che dal 1 Luglio de Jong inizierà la sua nuova avventura con la maglia blaugrana. Senza Guardiola o PSG che tengano.
