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Data: 16/10/2017 -

Una vita da... “mister”. Famiglia e scuola calcio, Benussi: “Sorrentino un modello. Che forte il mio Palermo con Cavani e Pastore!"

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Il 36esimo compleanno, ‘Ciccio’ Benussi, se lo ricorderà a lungo. E’ stata la sua prima domenica senza pallone ma con la famiglia. “Dopo oltre 20 anni di domeniche sui campi, ho festeggiato insieme a genitori e figli, tutti insieme a casa”. E’ stata la prima volta in cui alla parolina ‘auguri’ ha seguito ‘mister’. “Non leggere ‘portierone’ mi ha fatto un certo effetto, una strana sensazione, ma direi piacevole”. Basta ritiri, aerei da prendere di corsa o macchine da guidare a cento all’ora per raggiungere la squadra. Adesso, è un’altra vita. “Con queste giornate di sole ci piace passeggiare per Jesolo e mangiare del buon pesce”.

La nuova vita di Francesco Benussi - ex portiere di Lecce, Venezia, Torino, Vicenza, Palermo, Verona, Livorno… - ha sempre a che fare con guanti, pali e palloni ma si chiama “Scuola Calcio ‘Imparare a volare’". E la prospettiva cambia di parecchio. “Si tratta di una scuola calcio di soli portieri - dai 10 ai 15 anni - che vengono ad allenarsi da noi quotidianamente, durante la settimana: è un progetto in cui mi ha coinvolto Giuseppe Aprea, altro ex portiere, mio caro amico. Attualmente lavoriamo con 80 ragazzi, tutti molto preparati tecnicamente, e ci sono le basi per fare molto bene. E’ davvero gratificante". I progetti per il futuro non mancano. "Vogliamo acquisire una struttura tutta nostra dove sviluppare il nostro lavoro”. Anche se la possibilità che Benussi diventi un preparatore a livelli top è decisamente elevata. “Già in estate avrei potuto firmare per un settore giovanile importante ma ho preferito fare questo primo passo. Una cosa per volta, voglio crescere e imparare il mestiere qui grazie all’entusiasmo e la passione di giovani ragazzi”. Il modello da seguire è uno, secondo Benussi. “Sorrentino”. Che non è solo un collega. “Molto ti più. Un amico! Un amico davvero bravo coi social ma che sa anche come e quando usare certe parole. Mi è stato vicino quando mi sono operato, quando ho deciso di smettere, e anche nel giorno del mio compleanno. E’ il portiere - escludendo un campione come Buffon - che ammiro di più. E da cui i miei ragazzi devono prendere spunto, perché ‘avere gli occhi della tigre’ in allenamento, quotidianamente, come in partita alla domenica, è il segreto per diventare grandi".

Il calcio giocato un po’ manca. “L’odore dell’erba, il calore dei tifosi, l’adrenalina della domenica. Sono stato fortunato a chiudere la mia carriera in una piazza fantastica come Vicenza dove pubblico e stadio sono da Serie A”. Ma nessun rammarico. “Quando penso che avrei dovuto convivere con acciacchi fisici importanti mi rendo conto di aver fatto la scelta giusta. Non vale la pena arrancare. Bisogna avere rispetto per se stessi, per i propri compagni, per il club”. Nel cassetto però, tanti ricordi e vecchi compagni con cui ha condiviso momenti incredibili. Di Natale e Toni i due più forti con cui ho giocato. Lodi l’avversario più complicato da... neutralizzare: su punizione, un incubo! Ricordo alcuni derby Catania-Palermo, mi segnò sia all’andata che al ritorno. Uno, velenoso, anche in Parma-Verona”. Gli anni di Palermo forse i più entusiasmanti. “Mi trasferii da Livorno a Palermo nel gennaio del 2010, da una squadra di Serie A a un’altra di Serie A. Ma quando arrivai a Palermo mi ci vollero due/tre settimane per ambientarmi anche solo agli allenamenti! Non ne prendevo una. Mai. Velocità, giocate pazzesche, tecnica. C’erano campioni: Pastore, Cavani, Miccoli… poi Dybala, Ilicic”.

Vecchietto - o ‘vecio’, alla veneta - lui, Benussi. Vecchietto anche il suo cane, Cico. Che è anche la sua foto profilo su WhatsApp. “Fa parte della ia vita, della mia carriera! Giocavo a Venezia, quell’anno, quando abbiamo deciso di prenderlo. Era il 2004. Poi il Venezia fallì e io decisi di caricarmi questo cagnone in stiva. Adesso ha 13 anni e mezzo e gioca con le mie due figlie”. ‘Cicco’ tra loro, a godersi la famiglia come non mai. E adesso, non solo nel giorno del suo 36esimo compleanno.



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