Il gol di Dybala a tempo scaduto ancora brucia in casa Lazio. La delusione peró deve essere messa alle spalle il prima possibile. L'occasione per ripartire al meglio è l'andata degli ottavi di finale di Europa League contro la Dinamo Kiev. Inzaghi in conferenza stampa ha presentato così la sfida con la formazione ucraina: "È normale che quando si perdono due partite così il morale non sia al massimo. Si deve ripartire dalle prestazioni e dalle certezze che abbiamo ottenuto. Il calcio è fatto di episodi, e in questo caso non sono stati a nostro favore. Affrontiamo la Dinamo Kiev che a livello europeo è una certezza, ha tantissimi nazionali e ottine individualitá. Per questo dovremmo stare molto attenti. La squadra fisicamente sta bene, i valori dei ragazzi sono molto buoni. Valuteró tra oggi e domani gli elementi che potrebbero darmi più garanzie. Turnover? Ad eccezione di Caceres e Marusic ho tutti a disposizione. A livello fisico stiamo bene, a livello mentale dovremo eliminare le scorie negative delle ultime due sconfitte. Dobbiamo ripartire dalle nostre certezze. Marusic si punta al ritorno con la Dinamo, per Caceres possibile il ritorno giá con il Cagliari. La Dinamo è una squadra costruita bene, giovane, che ha ottime ripartenze. É un avversario tosto che non va sottovalutato. Vogliamo una grande gara perché nel ritorno non sappiamo che ambiente ci aspetta. I tifosi? Ci hanno sempre sostenuto, speriamo che domani ci sia tanta gente, perchè ci serve. La prima in casa un vantaggio? Quello non vuol dire, e abbiamo la dimostrazione con la doppia sfida con il Milan".
Dopo l'allenatore biancoceleste, a prendere la parola in conferenza è Immobile, che domani potrebbe ancora partire titolare: "Sono felice di quello che sto facendo. Con l'aiuto dei compagni sto facendo una stagione straordinaria. Soffro il fatto di stare fermo. Devo stare sempre in movimento e voglio sempre giocare. Se saró in campo daró il massimo, se saró fuori daró ancora di più. L'Europa League è una competizione che ci affascina molto, vogliamo andare avanti il più possibile. Le sconfitte immeritate lasciano il segno? Sì, ci puó stare. Ma d'altra parte quando le rivedi pensi che giocando in quel modo potremmo vincere contro chiunque. Io, Felipe Anderson e Luis Alberto insieme? Con la Steaua abbiamo fatto bene. Sono due giocatori diversi con cui mi trovo benissimo. Astori? È una notizia che ci ha sconvolto. Davide lo conoscevo bene, era una persona umile, disponibile, a modo. L'Europa League occasione di riscatto in ambito europeo? L'Europa è una vetrina importante, io voglio dare il massimo ovunque. Capocannoniere di Europa League? Prima non ci pensavo, ma ora che sono lì mi farebbe piacere. Scarpa d'Oro? Penso più alla classifica marcatori della Serie A. Per la Scarpa d'Oro so che è difficilissimo perchè ci sono dei mostri sacri. In questi dieci giorni ci giochiamo tanto, non ci siamo abbattuti dopo le sconfitte con Milan e Juve, ora dobbiamo pensare a fare il massimo per il resto della stagione. Il VAR? Un po' di nervosismo ce l'ha creato ma non ne abbiamo fatto un alibi. In Italia c'è piú tatticismo, in Europa c'è più spazio e per un attaccante come me questo è un vantaggio".