Quando oltre a essere una passione, è anche una fede. I sostenitori della Sampdoria presenti alla Dacia Arena nel settore ospiti hanno fatto capire cosa significhi essere tifosi. Ma facciamo un passo indietro di qualche ora prima della partita. I cancelli dello stadio non sono ancora aperti ma i tifosi arrivati a Udine a seguire la squadra sono già in coda in attesa di entrare. La partita inizia e il settore ospiti inizia a cantare. Una serie di cori continui e incessanti, alternati da momenti di contestazione verso la società (che continua come l'ultima al Ferraris e alla Lega Serie A) ma tifo incessante nei confronti della squadra, ancora una volta nonostante la situazione e l'ormai aritmetica Serie B.
Sempre presenti in casa e in trasferta e mai contro squadra e allenatore, nemmeno al triplice fischio di Baroni che ha sancito la retrocessione dei blucerchiati in Serie B. Perché nonostante le mille difficoltà questa squadra ha come punti di riferimento uomini "duri" come Stankovic e Nutytinck. Il primo, protagonista fin dal suo arrivo, ci ha sempre messo la faccia. "C'è poco da commentare, è un giorno duro da digerire per tutti i tifosi doriani e anche per noi che abbiamo lavorato in tutti questi mesi lavorando per fare le cose giuste e lottare fino alla fine - ha detto in conferenza stampa l'allenatore serbo -. È arrivato questo giorno triste, la Sampdoria non si merita di stare in queste posizioni ma risaliremo più forti di prima. La vita è fatta di cicli e sono sicuro che questa squadra ritornerà dove merita".
Il secondo, Nuytinck, capitano senza fascia. Finita la partita la squadra si è presentata sotto il settore ospiti per omaggiare i tifosi. Un saluto veloce, complice forse anche la pioggia, poi tutti diritti negli spogliatoi. Tutti tranne uno, Nuytinck. L'olandese è rimasto davanti ai propri tifosi per ringraziarli e dare l'esempio, chiamando più volte i suoi compagni a ritornare (cosa che poi è accaduta ndr.). "Un impatto importante a livello di persona nonostante sia arrivato dopo si è fatto trovare subito pronto. Negli ultimi giorni non stava bene ma mi ha detto 'Mister dammi solo un giorno di cure e io ci sarò' - ha ricordato Stankovic in conferenza stampa -. Ha fatto 90 minuti e sono sicuro che non mollerà fino alla fine della stagione".
L'ultima retrocessione della Sampdoria è stata nella stagione 2010/11 con Domenico Di Carlo e Alberto Cavasin in panchina. Dal preliminare di Champions League con il Werder Brema quell'anno alla B. E dopo un anno il ritorno subito in Serie A da sesta ai playoff. Ora però è una storia diversa, ma la partita più importante è quella societaria per evitare il fallimento e quindi di ripartire in Serie D.