Rodrigo De Paul ha trascinato l'Udinese verso una salvezza abbastanza tranquilla. Numeri alla mano in campionato ha raccolto 9 gol e 10 assist in 35 presenze.Tanti. Normale che i grandi club europei lo tentino con offerte importanti per averlo nella propria, la prossima stagione, ma lui non ci pnesa: "Ormai mi sono abituato al fatto
che si parli di me. - Racconta in un'intervista alla Gazzetta dello Sport - Qui però la
gente mi vuole bene e io ora sono il capitano di questa squadra".
Il rapporto con Gotti e la voglia di... assist
Una stagione importante con la maglia dell'Udinese frutto del tanto lavoro individuale che lo ha fatto maturare, ma anche del rapporto con l'allenatore Luca Gotti: "Il primo giorno in cui ci allenò me lo ricordo bene. A volte si allontanava per pensare. Gli
ho detto subito che gli avrei dato una grande mano. È bravissimo a preparare le partite. Abbiamo fatto un bel percorso insieme. Ci siamo aiutati e ancora oggi vado nel suo ufficio a parlare di quel che amiamo: il calcio.
Le mie prestazioni? I numeri sono importanti. Io ho sempre amato fare gli assist. E fare chilometri. Recuperare un pallone è bellissimo e questo conta. Ecco, se devo dire una cosa, lavoro per migliorarmi e diventare uno che può fare due tipi di ruolo: offensivo e difensivo. Ora penso di essere completo".
La Copa America
Infine una battuta sulla Copa America che lo vedrà tra i protagonisti assieme a qualche compagno dell'Udinese, ma anche al suo idolo, Leo Messi: "Siamo forti. L’idea è arrivare il primo giorno e andar via l’ultimo. Vorremmo dare una gioia alla gente dopo la morte di Maradona".