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Data: 18/05/2024 -

Lazio, Tudor: "Luis Alberto convocato, in porta il titolare è Provedel"

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Le parole dell'allenatore della Lazio in conferenza alla vigilia della partita con l'Inter
Le parole dell'allenatore della Lazio in conferenza alla vigilia della partita con l'Inter

La Lazio si prepara a sfidare i campioni d'Italia dell'Inter nella penultima giornata di campionato. I biancocelesti hanno bisogno di fare risultato a San Siro per continuare a sperare nel quinto posto valido per la Champions League. Di seguito le parole di Igor Tudor nella conferenza dela vigilia.

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Lazio, Tudor verso l'Inter: "Servirà una partita perfetta"

Tudor ha iniziato presentando il match con l'Inter: "Servirà una Lazio perfetta, perché andiamo a casa della squadra più forte d’Italia che sta giocando un calcio bello, concreto ed efficace. È il miglior calcio dell’ultimo periodo e stanno facendo un grande lavoro nella programmazione e nella crescita. Noi andiamo là a fare la nostra partita perché ci sono ancora sei punti in palio in ottica Europa nella prossima stagione". A proposito, un pensiero anche sul grande ex Inzaghi: "Simone ha fatto un grande lavoro a gestire questa crescita. C’è tanto merito dell’allenatore, la cui bravura ha fatto la differenza. Non c’è un gioco più europeo di quello, anche se è una parola questa che non capisco. È un sistema a tre dietro che funziona benissimo, poi sono stati bravi nella scelta dei giocatori e Inzaghi è stato bravo a farli giocare bene".

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Tudor: "Il mio calcio diverso da quello di Sarri"

L'allenatore ha poi parlato delle prospettive della Lazio: "Il top per me non c’è mai, perché un allenatore vuole sempre migliorare. È importante la preparazione e la scelta dei giocatori. Servono giocatori con caratteristiche adatte e soprattutto forti. Negli ultimi tre anni è stato fatto un calcio diverso dal mio, anche a me piace tenere la palla ma erano diverse le distanze. Anche quello era un calcio bello, ma le mie distanze sono diverse e in quel calcio andava meglio un altro tipo di giocatori, poi c’è chi è bravo in entrambi i sistemi. Adesso dobbiamo finire bene con queste due gare, che sono importanti e ci possono dare qualcosina di più, poi quando finiamo ci metteremo a programmare la prossima stagione". Tudor ha poi risposto a una domanda sul derby con la Roma: "Rammarico per il derby perso? Le partite in stagione sono 38, per come vedo io il calcio si tirano le somme alla fine e si vede dove si arriva".

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Poi sul percorso fatto dal suo arrivo alla Lazio: "Abbiamo fatto quattro partite di primo livello in quanto a difficoltà, poi due contro squadre di metà classifica e tre piccole. Abbiamo giocato anche contro squadre che hanno fatto un grande campionato in trasferta, sono state partite abbastanza toste. Ma si preparano sempre nello stesso modo le partite, senza etichette, pregiudizi, calcoli o tabelle. Questo è calcio". 

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Tudor: "Provedel torna in porta"

Poi c'è stato spazio per alcune domane sui singoli: "Luis Alberto è convocato, ha fatto una settimana normale e ci sarà. Isaksen dopo che ha avuto un buon minutaggio ha giocato poco. Io lo stimo tanto per la voglia di crescere e imparare. Ha prospettiva. Poi possono giocare in undici e io scelgo sempre il meglio per la squadra. Poi tutti hanno la possibilità di dimostrare settimana dopo settimana e allenamento dopo allenamento. Nel calcio cambia tutto velocemente, è il bello e il brutto di questo sport. Provedel è il primo portiere e domani torna in porta. Mandas ha fatto molto bene e siamo contenti per questo, ma il titolare è Provedel che è stato fuori per infortunio.

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Kamada? Con lui parlo poco, non per la lingua, perché parla inglese e sta migliorando in italiano, ma perché fa sempre le cose giuste. Come quando hai quattro cinque bambini a casa e ti dedichi agli altri perché lui fa le cose giuste. È una macchina, ha talento e può fare tutti i ruoli a centrocampo. Ruba palla, ti porta avanti, quindi lo stimo, è una bella scoperta per me. Castellanos? Non ha solo centimetri, ma anche motore e potenza. In premier, che è considerato il top campionato al mondo, sono tutti veloci, lo dicono i dati e la via è quella. Non è facile trovare quei giocatori, perché li vogliono tutti, nessuno vuole uno che va a due all’ora. Il calcio andrà sempre di più in quelle direzioni. Gila e Guendozi? Stanno bene, domani avremo bisogno di undici giocatori che danno l’anima. Pellegrini? Domani gioca e gioca anche Rovella".

 



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