Squadra in partenza, tutti seduti lì sul pullman. Cuffiette, giornali, i "casinari" dietro a far baldoria. Poi all'improvviso, arriva il boss: "Tu non parti, scendi!". Tirata d'orecchi tra lo stupore generale, l'indisciplinato resta a casa. Scuola? No, calcio. Curioso (e infelice) siparietto accaduto tra Lucas Silva - centrocampista del Marsiglia in prestito dal Real - e il presidente del club Vincent Labrune. Prima della trasferta per Montpellier di due settimane fa, infatti, Silva è stato costretto a scendere dal pullman sotto gli occhi di tutti. Compagni increduli, scena umiliante. Un po' come accade all'alunno cattivo, punito dalle maestre con l'esclusione dalla gita.
I motivi di Labrune? Tanti, secondo quanto riportato dall'Equipe. Su tutti il presunto rifiuto del giocatore di trasferirsi all'Anderlecht durante l'ultima sessione di mercato. Contatti avviati, tutto fatto. Poi più nulla. "No" secco di Silva e punizione del boss: out dalla lista per l'Europa League e dalle convocazioni per le ultime due partite. E il Real? Infastidito, sì. Soprattutto per il trattamento riservato al centrocampista, che ora rischia di non giocare più (oggi si è allenato regolarmente). Voluto da Michel, Silva non si è mai ambientato del tutto al Vélodrome: tante presenze sì (26 tra campionato e coppe), ma nessuna prestazione all'altezza delle aspettative. Fino al "gran rifiuto" di trasferirsi in Belgio. "Tu, scendi!". Scene pazze in casa OM.