Trapani sogna la A, guidata dal suo condottiero, Serse Cosmi. La squadra più in forma della B si appresta ad affrontare i play-off e da outsider può essere considerata legittimamente la favorita:
"Il bottino di 44 punti nelle 21 gare del ritorno è straordinario" - dichiara Cosmi nel corso di un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport - "Erano già rilevanti, però, i 29 punti dell’andata, visto l’obiettivo iniziale. Sarei stato un folle a indicare la Serie A come la meta da raggiungere a tutti i costi. Spiegai, però, quanto mi mancasse quella vetrina. 'Mi ci riportate voi oppure dovrò trovare un’altra strada nella mia carriera', così aprii le loro menti. Eppure, nel mio contratto non ho fatto mettere bonus per i playoff. Nella prima parte di stagione brillavamo per possesso palla, però eravamo troppo compassati. Con gli acquisti, a gennaio, di Nizzetto e Petkovic abbiamo potuto cambiare gioco, puntando sulla verticalizzazione e sulla rapidità di esecuzione".
Cosmi ha fatto sbocciare definitivamente il talento Petkovic: "Se non era ancora successo non è certo per colpa degli allenatori. C’è qualcosa in lui che lo porta ad avere atteggiamenti sbagliati. Dieci anni fa non gli avrei perdonato la mancanza di puntualità a qualche allenamento, il suo modo di lavorare durante la settimana. È un po’ indolente, ma sta maturando, anche grazie ai consigli di Ciaramitaro e Basso. Ha mezzi incredibili, giocate e abilità che ricordano il giovane Ibrahimovic, ben sapendo che sono profano e sacro. Ho allenato Miccoli e Muriel, sono convinto che anche Petkovic sia un purosangue, un fuoriclasse. È uno dei grandi affari del d.s. Faggiano, che ha pescato pure Citro".
Cosmi difensivista? Serse si arrabbia: "Le solite chiacchiere! Mi fanno passare per difensivista, eppure a Perugia mettevo nel reparto arretrato Grosso, nato centrocampista, e a Lecce puntavo su Cuadrado come quinto di difesa. Certe etichette positive sono affibbiate solo ai cosiddetti allenatori emergenti. Non abbiamo nel dna la capacità di amministrare situazioni favorevoli. Meglio che il Trapani resti sbarazzino e allegro, nel gioco. Ai playoff si azzera tutto, si parte alla pari. Noi stiamo benissimo di gambe e testa. Serie A? Magari il comandante Morace e la sua famiglia potessero tentare un’avventura in paradiso: se la meriterebbero".
A prescindere da come andrà a Trapani, Cosmi avrà probabilmente una nuova opportunità in serie A: "Non disperdo energie per progetti che al momento non esistono. Il mio contratto scadrà a giugno. Finora nessuno mi ha chiamato, né da Trapani né da altre società. Quindi, toccherà a me decidere. È normale che la Serie A mi manchi! Chissà, potrei anche aspettare un po’ ".