"Quello di Acquah non è fallo, è un intervento pulito sulla palla. Mi dispiace di essermi lasciato andare, mi sono fatto prendere dalla carica agonistica. Ma quell’errore su Acquah è ingiustificabile". Un Sinisa Mihajlovic molto arrabbiato nel post partita ha esordito così ai microfoni di Sky, commentando la gara appena conclusa contro la Juventus e in particolare quell'episodio. Il Torino comunque ha portato via dallo Stadium un punto importante, ed anche l'allenatore granata ha confermato che: "Questo comunque è un pareggio che vale una vittoria. I ragazzi hanno fatto una partita fantastica e sono orgoglioso di loro perché dentro questa gara c’era tutto: personalità, carattere, intelligenza, cuore. Siamo riusciti a fare qualcosa che nessuno era riuscito a fare qui allo Stadium da diverso tempo: pareggiare e giocando anche in 10 per 40 minuti. Rimane l’amarezza per questa sconfitta (lapsus dell’allenatore granata, ndr) ma anche l'orgoglio per la prestazione. Si può battere una squadra ma non la sua storia. E noi oggi in campo abbiamo messo anche la storia. Penso che la Juve abbia meritato quel gol ma a quel punto dovevamo gestirla meglio noi. Tutte le partite le giochiamo per vincere. Sapevamo i rischi che correvamo qui, ma siamo venuti a giocarcela con un modulo offensivo. Poi la squadra ha fatto una partita fantastica, ma la Juve ha meritato di pareggiare. Però al 92’ dovevamo essere più furbi e gestire meglio la situazione. Ci servirà per le prossime partite e per il prossimo campionato".
Spazio, infine, ad alcune considerazioni sulla prestazione e sul periodo che sta vivendo Belotti: "L'ho visto un po' egoista, un po' distratto. Gli ho detto che è un po' ossessionato dal vincere la classifica dei marcatori, ma un attaccante più pensa al gol e meno arriva. Non deve essere ossessionato dal gol perché la sua stagione è già straordinaria. Adesso è un po' meno lucido e tranquillo ma comunque resta un grande giocatore".