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Data: 10/02/2018 -

Torino, Mazzarri: “Le mie squadre devono sempre correre. Udinese con ruolino da Champions, ma mi aspetto la continuità”

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Si respira un clima diverso in casa Torino. Soprattutto dopo la bella prestazione di sabato scorso in casa della Sampdoria. Ed è da qui che Walter Mazzarri vuole ripartire. Domani, contro l’Udinese, l’allenatore non potrà essere in campo a causa della squalifica (ridotta: ci sarà per il derby) rimediata a Marassi, ma assicura, in conferenza stampa, che “non ci saranno differenze. In Inghilterra non sono mai stato espulso, e giocavo in una squadra da salvezza. Non voglio entrare nell'argomento: si è detto tutto. Frustalupi lavora con me da 15 anni, si prepara tutto prima ed è molto bravo. L'importante è preparare al meglio le cose, anche con la Samp. Anche sotto di un gol la squadra ha continuato a giocare: vuol dire che quello che ci eravamo detti in settimana, l'hanno fatto proprio. La differenza sarà minima, anzi sono sicuro che i ragazzi non se ne accorgeranno nemmeno. Non si percepirà nemmeno. Che ho detto a Frustalupi? Che spero sia fortunato! Ci vuole anche quel pizzico di buona sorte. Quando mi ha sostituito in Italia le cose non sono andate così male, ma non voglio parlarne, lasciamo perdere..." conclude scaramanticamente.

Per poi passare a parlare degli avversari: “L’Udinese sta facendo due punti a partita, che è una media da Champions, e questo mi permette di dire che conta sempre chi si affronta e come lo si affronta. Dopo la gara con la Samp, che mi ha reso davvero molto contento, sono ora curioso di vedere se i miei ragazzi daranno continuità alla prestazione di Genova, perché abbiamo un avversario che in questo momento particolare è anche superiore alla Sampdoria. A parte Juve e Napoli che fanno un campionato quasi a parte, c’è l’Udinese in questo momento. Cosa dobbiamo evitare?" si chiede Mazzarri. "I falli inutili. Penso alla gara con la Sampdoria, per esempio. E in generale sono stracontento di come abbiamo giocato contro di loro. Abbiamo creato tante belle palle gol su azione. Se proprio vogliamo essere pignoli, bisogna migliorare in fase realizzativa. Forse avremmo vinto".

Poi, fa pretattica sul modulo: "Sarà decisivo l'allenamento di oggi. Quando farò le ultime valutazioni, per capire chi mi darà le giuste garanzie con l'Udinese. È normale avere acciacchi, li hanno tutti: siamo una rosa piuttosto numerosa, i ragazzi stanno cercando di migliorare nella condizione fisica. A questo tengo molto, sono quasi ossessivo. Belotti? È in pole position per giocare domani, ma dovrò valutare anche altre situazioni, come De Silvestri che oggi mi farà capire se non sarà frenato dall’uso della mascherina (trauma al naso, ndr) o Obi. Ansaldi? Sta bene, sta migliorando. Lui è un grande giocatore, può essere schierato ovunque, addirittura anche centrale nella difesa a tre. Se domani non dovesse partire dal primo minuto, sarà pronto per il derby. Ljajic? Domenica, vedendo le dinamiche, non ho potuto fare cambi voluti. A parte uno: Niang, che non voleva uscire e che è calato già nel primo tempo. Se vedete quanto ha corso da centravanti nei primi 45', ve ne rendete conto. E infatti la Samp non ha fatto un tiro in porta su azione, perché tutta la squadra correva. Per questo ho messo Belotti, che ha dato una grossa mano alla causa, con noi in 10. E a parte questo cambio, ho dovuto fare sostituzioni forzate. Come Adem, anche Berenguer e tutti gli altri scalpitano e potrebbero far comodo“.

La cosa che più preme a Mazzarri è, però, l’atteggiamento: “Per crescere dobbiamo guardare quelli che stanno in cima, anche nei campionati esteri. Cioè i più bravi di noi. Oramai si vede che tutti attaccano e difendono: anche se uno è bravo tecnicamente, l'ho detto ai giocatori, ma non è atleticamente preparato come gli altri, non può far vedere che è più bravo degli altri. Questo è un nostro principio: sarò attento e rigido su questo e penso che questo pensiero ci potrà portare a buoni risultati nel tempo. Noi abbiamo impostato un lavoro iniziale che potrebbe portare a un piccolo scombussolamento a livello fisico, e secondo me col Sassuolo si è visto questo. Eravamo strani. C'è stato proprio il cambiamento di alcune cose, e i ragazzi ne hanno risentito, dopo un anno e mezzo di un certo tipo di allenamento".

Infine, due considerazioni: “La diffida a Niang? Non è una cosa che guardo, in generale: non mi faccio condizionare e non deve condizionare nemmeno loro. Domani dobbiamo pensare solo a domani, e dato che la rosa è abbastanza numerosa e tutti stanno rientrando, ci manca di fatto solo Lyanco, sceglierò poi dopo per il derby, in base a chi ho a disposizione. Ci sono tante variabili nel calcio, e allora che si fa? Non si mette il piede? Non vanno fatti questi ragionamenti, soprattutto in questa fase della stagione. Dove, aggiungo, non bisogna nemmeno parlare di Europa League. Io non lo faccio, né lo farà, anche perché sono arrivato a campionato in corso, e abbiamo dovuto cambiare tante cose: ci vorrà pazienza. Il mio compito è di far migliorare il Torino, e spero e voglio che il risultato sia figlio della prestazione. Sempre“.

Valentino Della Casa

Tags: Torino



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