Dopo il sorprendente esonero di Mihajlovic, Urbano Cairo, presidente del Torino, è tornato a parlare rilasciando alcune dichiarazioni ai microfoni di "Radio Anch'io Sport" su Radio Uno. Il patron granata ha inizialmente voluto ringraziare l'ex allenatore serbo: “Mihajlovic è rimasto da noi un anno e mezzo, totalizzando più di sessanta partita. E’ un buon allenatore ed ha fatto cose importanti. Dopo un ottimo inizio, il Toro non è riuscito a decollare. Abbiamo effettuato un campagna acquisti importante in estate e questa squadra non l’ho mai vista giocare come volevo io. Non ha mai avuto continuità ed avevamo fatto quattro punti in meno rispetto rispetto alla scorsa stagione. In ogni caso io stimo Sinisa e sono sicuro che avrà altre occasioni per dimostrare il suo valore”. Poi Cairo ha parlato anche di Mazzarri e della stagione difficile di Belotti: "Walter lo incontrai già nel 2007 per cercare di convincerlo a venire al Toro ma era impegnato con la Sampdoria. Ho continuato ad inseguirlo e mi è rimasta la voglia di farlo arrivare nella capoluogo piemontese. In questo momento si erano verificate tutte le circostanze per un suo arrivo, era libero ed abbiamo trovato l’accordo. La sua qualità che preferisco è la determinazione. Mi piace il lavoro che svolge con i calciatori singolarmente. Penso che Belotti abbia avuto tanta sfortuna questa stagione ma credo che possa ritornare quello che abbiamo visto la scorsa annata. Ha una voglia matta di ritornare a segnare e credo che Mazzarri riesco a farlo ritornare ad alti livelli. Il nostro tecnico ha sempre trasformato gli attaccanti in macchine da gol a partire da Rolando Bianchi ed Amoruso, fino a Cavani passando per Cassano e Pazzini. Pentito di non averlo ceduto in estate? Assolutamente no, sono contento di averlo tenuto. Era un patto fatto anche con i miei tifosi, avevo detto che lo avrei ceduto solo per la clausola. Anzi, aggiungo che se Belotti torna a fare le cose che ha fatto, magari penserò di essermi tenuto basso con la clausola da 100 milioni”. Infine un pensiero sugli obiettivi finali del Torino e sulla VAR: "Con Miha ci eravamo prefissati di arrivare in Europa nel biennio. Parlare di palcoscenici internazionali, però, non ci ha portato fortuna. Adesso dobbiamo cercare di accumulare più punti possibili, poi il raggiungimento del traguardo diventerà automatico. Var? Ci sono degli errori di valutazione degli arbitri ma non per questo il VAR va abolito, è un ottimo strumento anche se deve essere utilizzato meglio".
Data: 08/01/2018 -