Piani futuri, punto sulla stagione in corso e tanta, tanta soddisfazione per essersi rivelato, con il passare del tempo, uno dei protagonisti dell'annata granata. Il "Gallo" AndreaBelotti ha alzato la cresta, sbloccandosi nel match contro il Bologna del novembre scorso e non fermandosi più: 12 gol stagionali ed un sogno Euro2016 più vivo che mai. Di questo e molto altro Belotti ha parlato ai microfoni de "La Stampa", partendo anche dal feeling con Ventura:
"Anche quando non segnavo, i miei compagni mi incitavano: sapevano che prima o poi ci sarei riuscito. Ventura è un maestro, ci sprona sotto tutti i punti di vista, e non lo fa solo con i più giovani: ci ha dato tanto, e spero che possa continuare con noi. Sono venuto a Torino perché sapevo di poter crescere nel modo giusto, e ho fatto una scelta azzeccatissima: Zaza e Gabbiadini hanno fatto panchina nelle grandi, mentre io ho trovato continuità e mi sento migliorato in ogni aspetto del gioco”.
"Il complimento più bello - prosegue Belotti - è stato quando mi hanno detto che ero più un Toro che un Gallo. È il mio stile di gioco, rincorro chiunque". Stile che potrebbe valergli l'Europeo? “La prossima estate sposerò Giorgia, la mia ragazza. Per questa, invece, non ho ancora impegni: molti pensano che debba avere una chance allo stage, ma se non verrò chiamato saprò soltanto che devo lavorare ancora di più per coronare questo sogno".
Infine, un pensiero sull'anniversario della tragedia di Superga e su Dybala ed Higuain, prossimo avversario in campo, Belotti ha concluso così: "A Superga ci andai appena arrivato, con la mia famiglia, ma il 4 maggio ho vissuto emozioni esponenzialmente più forti. Il Torino ha un progetto, ha un’idea chiara di cosa vuole fare, per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi: punta su giovani italiani, in una Serie A dove ci sono partite come Inter-Udinese in cui non è presente neanche un giocatore nostrano. Hanno avuto il coraggio di aspettarmi, e adesso sono qui. Io e i miei compagni siamo il futuro di questo Toro. Higuain? È il migliore attaccante al mondo. Senza i tre turni di squalifica, avrebbe battuto il record di reti in Serie A. Speriamo non voglia rifarsi contro di noi. Dybala? Un altro grandissimo, non mi aspettavo esplodesse così in fretta. Ora, però, non ci vediamo più, anche se siamo entrambi a Torino. Lui è della Juve, io sono del Toro".