“L’unica cosa che conta è tornare a sentirsi un calciatore”. Quante volte abbiamo sentito dire ad un calciatore questa frase? Che la causa sia un grave infortunio o una sfortunata vicenda extracalcistica, l’unica cosa che un professionista del pallone chiede a parziale riabilitazione di sé, è solo quella di tornare ad essere giudicato per il suo mestiere. Ed oggi per Stefano Guberti è arrivato il giorno della rivincita, il giorno della felicità per un gol segnato, a distanza di 1915 giorni dall’ultima esultanza.
Grazie al gol del vantaggio segnato nel Monday Night di Serie B tra Novara e Perugia, Guberti ha messo la parola fine ad un digiuno durato cinque anni e tre mesi. L’ultimo gol era datato 26 gennaio 2011, in un pomeriggio di Coppa Italia tra Sampdoria e Milan (nella foto). Guberti aveva risposto alla doppietta di Alexandre Pato, segnando il gol della bandiera per i blucerchiati. Una rete che però non era servita ai ragazzi allenati allora da Di Carlo, per superare il Milan di Max Allegri. Ma una rete che per Guberti voleva dire molto: quella era stata l’ultima sua gioia, prima dell’inizio del calvario durato cinque anni.
All’inizio della stagione 2011-2012 ci si era messo un infortunio al ginocchio durante un allenamento in maglia Torino che lo aveva costretto a sei mesi di stop, facendogli concludere la stagione con sole 8 apparizioni in campo. Poi nell’estate del 2012 era arrivata la sentenza per un suo presunto coinvolgimento nel calcioscommesse, durante la sua militanza al Bari. Da lì per Guberti sono seguiti tre anni vissuti più nelle aule di tribunale che sul campo di calcio, tra sentenze e assoluzioni. Tre anni nei quali l’unico obiettivo era quello di tornare a sentirsi calciatore a tutti gli effetti. Obiettivo raggiunto nell’estate del 2015, quando il Perugia gli dà fiducia offrendogli un contratto da svincolato. E’ l’inizio della rinascita. Mesi di allenamenti nella speranza di un’assoluzione definitiva, che arriva il 5 gennaio 2016, quando il presidente della FIGC Carlo Tavecchio gli concede la grazia.
Un nuovo inizio per Guberti. Il 16 gennaio 2016 arriva la prima convocazione, il 6 febbraio la prima partita e finalmente oggi il ritorno al gol. Un’attesa lunga 5 anni e 3 mesi. Una gioia che finalmente lo avrà fatto tornare a sentire un calciatore.
Marco Juric