Nella settimana della caduta delle grandi la “pareggite” del Real Madrid non passa, la squadra di Zidane continua a non vincere ed eguaglia la striscia del 2006. In Inghilterra Arsène Wenger festeggia i vent’anni sulla panchina dell’Arsenal con una vittoria contro il Burnley e la FA è (di nuovo) alla ricerca di un ct. In Serie A si sperimenta la Var mentre in Francia “Balotelli è tornato”, in tutti i sensi.
ALLARDYCE CT DELL’INGHILTERRA PER 67 GIORNI
L’avventura di Sam Allardyce sulla panchina dell’Inghilterra è durata poco più di due mesi. Solo una vittoria contro la Slovacchia, poi la bufera. L’ormai ex ct, a cui era stato chiesto di cancellare il ricordo dell’avventura a Euro 2016, è stato sorpreso dai giornalisti del Telegraph mentre spiegava come aggirare le norme della FA per i trasferimenti dei giocatori in cambio di 400 mila sterline per la sua consulenza. Lo scandalo si è poi allargato, “Big Sam” ha chiesto scusa e si è fatto da parte a pochi giorni dalla gara contro Malta. La Federazione ora cerca il sostituto, nel frattempo tocca a Gareth Southgate guidare Rooney e compagni nelle prossime gare in programma per le qualificazioni a Russia 2018.
I VENT’ANNI DI WENGER ALL’ARSENAL
Venti anni e un giorno dopo la firma sul contratto che lo ha legato ai Gunners,Arsène Wenger porta a casa altri tre punti in Premier League contro il Burnley e festeggia così un nuovo traguardo sulla panchina dell’Arsenal. Il regalo è firmato da Koscielny al 92’. 1996-2016, il francese ha fondato a Londra una vera e propria scuola di calcio e di pensiero. Quindici titoli vinti, diciotto volte consecutive in Champions League, nessuno come lui in Inghilterra dopo il ritiro di Ferguson. Accolto dalla domanda “Arsene who?”, Wenger ha allenato campioni indimenticabili e “invincibili”. Oggi è a due punti dalla capolista Manchester City e senza mai cambiare la sua filosofia lavora per tornare davanti a tutti. "Avrebbe potuto vincere di più, ma il calcio inglese deve essergli grato", ha scritto il Guardian nel giorno dell’anniversario.
IL REAL SA SOLO PAREGGIARE. COME NEL 2006Villarreal, Las Palmas, Borussia Dortmund, Eibar. In principio sembrava “colpa” delle squadre in giallo, ma la squadra di Zidane non è tornata alla vittoria nemmeno contro i baschi di Mendilibar. Quattro pareggi consecutivi come nel marzo 2006: allora furono Arsenal, Valencia, Betis e Zaragoza, ieri a Zizou non è bastato il gol di Bale per interrompere la striscia senza vittorie ed impedire all’Atletico Madrid di sorpassare i Blancos in classifica. Poca concentrazione, una forma fisica non brillante e (soprattutto) una serie di infortuni infinita sono le principali preoccupazioni di allenatore e tifosi, che anche ieri hanno assistito ad un’altra prova sbiadita di Cristiano Ronaldo. Dopo le polemiche in seguito al cambio di Las Palmas, il portoghese continua a non convincere e, come tutti, cerca la forma migliore per uscire da questo momento di difficoltà personale e collettivo.
WHY ALWAYS HIM?Balotelli è tornato? I numeri dicono di sì. E non solo quelli. Settimana sulle montagne russe per l’attaccante del Nizza, che anche grazie ai suoi gol si ritrova solitario in cima alla classifica della Ligue 1. Il pubblico lo adora, il coro in suo onore è già stato inventato ed inaugurato. Giovedì la rete di Mario non è però bastata ad evitare la sconfitta contro il Krasnodar. Balotelli ha segnato al 42’ e durante l’intervallo è stato sostituito per… tosse! Ieri il ritorno in campo contro il Lorient, da protagonista – nel bene e nel male. Gol decisivo (il sesto in cinque partite) all’86’, ammonizione all’87’ per essersi tolto la maglia nell’esultanza, espulsione per proteste al 90’. Tutto Mario in quattro minuti. Why always him?
IN SERIE A DEBUTTA LA VARMilan-Sassuolo e Torino-Fiorentina sono state due partite storiche per il futuro della Serie A e del calcio europeo. Ieri pomeriggio è infatti iniziata la sperimentazione della Var (Video assistant referees), la tanto invocata - o temuta - moviola in campo. Un allenamento, un primo passo prima di quella vera e propria prevista per gennaio 2018. I due arbitri incaricati di osservare la partita fuori dal campo ieri non hanno potuto in alcun modo comunicare con il direttore di gara; al termine dei 90’ è stato compilato un referto in base a quanto visto, in cui sono state messe in risalto le decisioni da prendere in base alle immagini viste. Le scelte andranno fatte entro 12 secondi e i casi da valutare saranno quattro: gol-non gol, rigore, espulsione ed eventuali scambi di persona. In attesa della moviola in campo vera e propria, la Serie A ha iniziato a sperimentare.