Sono in tanti a pensare a Damiano Tommasi, attuale presidente dell’Assocalciatori, come nuova guida del movimento calcio, a partire da Totti: "Francesco è un amico però, considerata la situazione, non so nemmeno quanto. Al di là delle battute, sono contento che ci sia tanta gente che mi stima e consideri il sottoscritto l’uomo del rinnovamento". Queste le parole di Tommasi al Corriere della Sera dove spiega poi se davvero è vicino a scendere in campo come nuovo presidente della Federcalcio: "Ne abbiamo parlato all’interno dell’Associazione. Però non può essere una mia scelta. Nessuno si autocandida. E poi ci sono tanti ex calciatori che lo potrebbero fare. Stringendo, direi che è prematuro. Contano più altre cose tipo il programma. Bisogna rinnovare, non solo a parole". Malagò vorrebbe il commissario: "Dipende dalle condizioni - spiega ancora Tommasi - Se si può fare, può anche essere una soluzione. In questo momento però mi sembra che non ci siano gli strumenti giuridici. Inoltre, l’eventuale commissario non potrebbe cambiare da solo le regole, ma costituire le fondamenta per una nuova Federazione". Impossibile non passare da ciò che ha fatto Tavecchio, in particolare da i suoi errori: "L’ho detto a lui prima che a voi. Dal punto di vista tecnico ha gestito malissimo il post Svezia. Bisognava avere il coraggio di presentarsi in sala stampa dopo essere usciti dal Mondiale. Dal punto di vista politico, invece, ha sempre e solo lavorato preoccupandosi di ottenere la maggioranza". Il resto dell'Intervista la trovate sulle pagine del Corriere della Sera.
Data: 04/12/2017 -