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Data: 14/12/2017 -

Roma, Schick: "L'infortunio è stato il momeno più difficile. Quello più bello? Il calore dei tifosi della Roma quando sono arrivato"

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Un inizio di stagione tormentato da molti problemi fisici dopo un estate pasata nell'occhio del ciclone letteralmente. Prima la firma sfumata con la Juventus, poi l'Inter e in fine la Roma che ha creduto in lui nonostante qualche piccolo problemino fisico. Col Chievo, Patrik Schick, ha giocato la sua prima da titolare con la maglia della Roma sfiorando anche il gol negatogli da un Super Sorrentino. E adesso? la voglia di ricominciare e lasciarsi tutto alle spalle. Queste le sue parole in esclusiva ai microfoni di Sky Sport 24:

"L'ultima volta che avevo giocato 90 minuti era a giugno, essere sceso in campo dall'inizio contro il Chievo è stata una liberazione, ero felice. Finalmente mi sono sentito a posto, sono stato costretto a fermarmi per due mesi e ogni giorno che passava il campo mi mancava sempre di più, ma ora che sono tornato in campo e ho avuto buone sensazioni sono contento. La mia condizione? Non so a che punto sono, ma sto migliorando tanto. Non è facile ricominciare dopo uno stop di due mesi, devo lavorare ancora molto per tornare alla miglior condizione, ma sicuramente posso dire di essere sulla strada giusta. Il momento più duro? Senza dubbio quello dell'infortunio: non puoi farci niente, devi solo lavorare e tanto. Il momento più bello è stato quando sono arrivato per la prima volta a Roma, c'erano tantissimi tifosi ad accogliermi all'aeroporto, è stato bellissimo. Qui mi sono subito trovato bene, sono venuto a Roma con la mia fidanzata e stiamo alla grande. Con chi ho legato? Sicuramente tra i compagni di più con Dzeko perché lui parla anche il ceco ed è più semplice interagire e creare un legame parlando la stessa lingua. Abbiamo giocato insieme pochi minuti a Verona, ma sono stato impiegato da esterno ed è un po' diverso da quando gioco da punta. Credo però che quando abbiamo giocato insieme lo abbiamo fatto bene. Noi la coppia più forte della Serie A? Forse potenzialmente, ma dobbiamo tutti confermarci in campo. Cosa posso dare in campionato? Io sono un attaccante e il mio obiettivo è fare gol, quindi quando gioco voglio segnare. L' acquisto più costoso nella storia della Roma? Non mi pesa, questa è una grande motivazione, non voglio deludere nessuno e faccio tutto ciò che posso. Sono venuto qui perché credo nel mister e credo nella strada che la Roma vuole percorrere, siamo in una posizione che ci permette di pensare allo scudetto. Questo è il nostro obiettivo? Certo".



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