Genoa-Bologna, Motta: "È la chiusura di un ciclo bellissimo"
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Data: 24/05/2024 -

Bologna, Motta: "È la chiusura di un ciclo bellissimo"

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Le parole dell'allenatore rossoblù dopo la sconfitta in casa del Genoa
Le parole dell'allenatore rossoblù dopo la sconfitta in casa del Genoa

Finisce 2-0 la sfida tra Genoa e Bologna, andata in scena a Marassi e valevole per l'ultima giornata di Serie A. I padroni di casa vincono grazie ai gol di Malinovskyi e Vitinha, andati a segno rispettivamente nel primo e nel secondo tempo. Nel post partita, Thiago Motta ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport.

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Genoa-Bologna, l'intervista post partita di Thiago Motta

In apertura Motta ha commentato la festa con la squadra sotto al settore ospiti dopo il fischio finale: "È la chiusura di un ciclo bellissimo. Delle sensazioni ed emozioni vissute insieme, senza dimenticare anche la stagione scorsa, che abbiamo fatto un ottimo campionato. Senza dimenticare nessun ragazzo che è partito dall'anno scorso e quelli che sono arrivati, sono stati tanti. C'è solo da ringraziare come sempre pubblicamente i tifosi, per tutto quello che ci hanno dato e hanno sostenuto questa squadra, in casa e in trasferta. Questo gruppo ha fatto la storia di questo club, bisogna ringraziare tutti in questa città per l'accoglienza dal primo giorno fino all'ultimo. Penso di aver fatto insieme al nostro staff un lavoro importante, con massimo impegno e rispetto. Quotidianamente abbiamo dato quello che avevamo dentro per portare il Bologna il più in alto possibile. Questi ragazzi, i veri protagonisti di questo gioco, hanno fatto veramente delle cose straordinarie".

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Che cosa lascia Thiago Motta a Bologna? "Lascio l'amore, la mia passione, l'ambizione, ma sopratutto un grande rispetto per queste due stagioni e per questi giocatori che ho avuto il privilegio di poter allenare. Abbiamo condiviso tante cose insieme. Come dico sempre io voglio bene a ognuno di loro, ho stima per loro. Sono riuscito ad arrivare in un momento in cui rispetto e capisco com'è ognuno di loro e voglio bene allo stesso modo a ognuno di loro. Questo è quello che lascio a Bologna, augurando sempre il meglio a questa squadra e a questi ragazzi perché se lo meritano, per tutto quello che hanno fatto e possono fare. Senza parlare dei risultati, ma solo del modo in cui si sono impegnati dal primo all'ultimo giorno. Li ringrazio veramente".

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Che cosa si porta via, invece, da Bologna? "I miei ragazzi. Da oggi in poi non sono più il loro allenatore, ma un padre, un amico, un fratello più grande. Loro sanno che possono contare in qualsiasi momento su di me. Come è stato fatto con l'Under-19 del PSG, con lo Spezia e qui col Bologna. Ci siamo sempre trattati con rispetto, ma con una stima reciproca. Io ho dato tutto a questi ragazzi, loro a me ed è per questo che ha funzionato e abbiamo raggiunto i risultati. Ma il modo in cui li abbiamo raggiunti è la cosa più importante".

Infine, un commento sul rapporto di amicizia e rispetto che si è instaurato fra squadra e allenatore: "Io li tratto come avrei voluto che fossero trattati i miei figli. Scegliere uno di loro è impossibile. Penso che ognuno di loro ha fatto la sua strada, sempre rispettando il collettivo. Quelli che sono andati hanno continuato la loro carriera, ognuno facendo il suo massimo. Penso di aver aiutato in qualcosa, ma loro mi hanno aiutato tantissimo".



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