Attesa quasi finita, è tempo di scendere in campo. Domani sera al Ferraris arriva il Brescia, per il nuovo allenatore rossoblù Thiago Motta la prima volta - dopo l’anno trascorso a Genova da giocatore - sulla panchina di quello che nel 2008/09 è stato anche il suo Genoa. “Emozionato? É un mix di emozioni, le sensazioni per l’esordio sono buonissime. I giocatori hanno dato tutto in allenamento, la disponibilità è stata enorme e sono sicuro che domani faremo una grande partita”. Contro il Brescia, avversario di domani e prima squadra affrontata da allenatore. “Sarà una partita difficile, dove tutte e due le squadre vorranno e dovranno vincere. La cosa più importante è dimostrare di essere squadra dal primo minuto. É una partita importante per noi e per il Brescia, dobbiamo affrontarla consapevoli di avere tutte le qualità per fare bene”.
Sui primi giorni di lavoro a Pegli. “Se sono stato più psicologo o più tattico? Non mi piace fare tanta distinzione, possiamo dare tante informazioni ma poi è importante quello che i giocatori hanno in testa. Devono dimostrare di voler fare una grande prestazione, è quello che conta e che conterà sempre per me. La protesta dei tifosi? - domani per protestare contro la dirigenza lasceranno per i primi dieci minuti gli spalti del Ferraris vuoti - C’ho pensato, appena arrivato è difficile giudicare quello che è successo e che sta succedendo con i tifosi: quello che posso fare è chiedere, per il bene del Genoa che deve uscire da questa situazione, dobbiamo avere positività di tutti: soprattutto i tifosi, gli chiedo di stare vicino alla squadra. Noi daremo tutto”. Dagli spalti al campo. “Gumus? - ai margini e mai convocato con Andreazzoli - L’ho visto molto bene come gli altri e oggi dopo l’allenamento deciderò i convocati. Gli infortunati? - Criscito, Sturaro, Favilli e Pajac - sono quelli, non ci sono novità”.
Tornando ai primi giorni di lavoro. “Se sono entrato nello spogliatoio come Van Gaal - che non faceva scendere in campo giocatori senza la maglietta nei pantaloni - o come Ancelotti - a lavorare sulla testa - nello spogliatoio? Io sono io e non riesco a cambiare, non riesco a fare una cosa che non sia io. Sono così, Thiago Motta”. Nessuna indicazione sul modulo. “Non conta come giocheremo, a cambiare le cose sarà l’idea con la quale andremo ad affrontare la partita. Giochiamo in casa e dobbiamo affrontarla da squadra che vuole fare una grande prestazione davanti ai propri tifosi”.
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