L’Argentina intera si ferma questa sera: alle 21 tutti gli occhi saranno puntati sullo stadio ‘Monumental’ di Buenos Aires dove andrà in scena la sfida più sentita in tutto il Paese, il Superclasico River Plate-Boca Juniors. Spettacolo in campo ma non solo, sugli spalti entrambe le tifoserie pronte ad esaltarsi per le giocate dei grandi campioni presenti sul terreno di gioco e a regalare a loro volta emozioni straordinarie.
River-Boca non è solo una partita di calcio, ma un vero e proprio momento che riunisce insieme il popolo argentino che ama il fútbol alla follia. Atmosfera magica, a tratti poetica quella che si respirerà al ‘Monumental’, entrambe le squadre vogliono vincere, perché non ci sono solo i tre punti in palio, ma anche la superiorità rispetto agli avversari. Il Boca Juniors non arriva alla gara nelle condizioni migliori: in crisi di risultati, con il cambio di allenatore ed il ritorno alla ‘Bombonera’ di Guillermo Barros Schelotto per risolvere le difficoltà, la squadra potrebbe trovare in una partita così sentita motivazioni ulteriori per ottenere un successo che potrebbe svoltare la stagione. Anche il River Plate allenato da Marcelo Gallardo non ha iniziato la stagione nel migliore dei modi. Soltanto sette i punti in classifica in cinque giornate e tanta voglia di tornare in alto.
Non solo i campioni in campo, il Superclasico è anche la sfida tra due allenatori alle prime esperienze in panchina ma grandi protagonisti sul terreno di gioco in questa partita nei primi anni duemila: Schelotto è stato emblema del Boca, club in cui ha militato per dieci anni ottenendo prestigiosi trionfi anche in campo internazionale. Gallardo ha giocato un decennio con la maglia del River Plate, agendo come centrocampista offensivo e contribuendo con le sue giocate ad un grande momento ricco di successi per la propria squadra.
E gli idoli delle tifoserie? Niente di meglio, tornano a sfidarsi in Argentina Carlos Tevez e Andres D’Alessandro, i giocatori più attesi e su cui tutti gli spettatori punteranno gli occhi. Tevez, il “jugador del pueblo”, è tornato alla ‘Bombonera’ per una scelta di cuore: la sua grinta e la sua voglia di vincere potrebbero risultare decisive in una partita così accesa. Dall’altra parte, D’Alessandro rappresenta uno dei più grandi talenti sfornati dal River negli ultimi anni. Centrocampista offensivo di classe cristallina, è tornato al ‘Monumental’ per chiudere la carriera: una sua giocata in qualsiasi momento della partita potrebbe spezzare gli equilibri e mandare in estasi i tifosi dei Los Millonaros.
La partita avrà osservatori interessati anche in Italia: giocatori che hanno militato nel nostro campionato e che hanno lasciato un buon ricordo come lo stesso Tevez e Daniel Pablo Osvaldo, altri che potrebbero arrivare nel nostro Paese nel corso delle prossime sessioni di mercato o che sono stati al centro di trattative non concretizzate, come Eder Balanta, Leonel Vangioni e Emmanuel Mammana. Gli attaccanti del Boca Juniors rappresentano il passato per la nostra Serie A, mentre i tre difensori del River potrebbero rappresentare il futuro, se qualche squadra decidesse di affondare il colpo: tutto questo è River Plate-Boca Juniors, la partita più importante d’Argentina, per la storia dei club. Una nazione intera divisa in due fazioni, milioni di cuori pronti a battere. Non resta che aspettare e poi gustarsi lo spettacolo: che il Superclasico abbia inizio.
A cura di Massimo Mattacheo