La Celeste più vincente di tutti, El Tricolor che vuole togliersi di dosso l'etichetta di perdente, La Vinotinto come mina vagante e The Reggae Boyz per la storia. Uruguay, Messico, Venezuela e Giamaica messe in ordine di pronostico, in poche parole il gruppo C della Copa America. Calore, passione e talento: ecco la Copa del Centenario in versione americana.
IL GIRONE Uruguay, Messico, Venezuela e Giamaica, chiare le gerarchie. Una strafavorita (l'Uruguay), una potenziale seconda (Messico), Venezuela e Giamaica a giocarsela. Quest'ultima è però alla ricerca dei primi punti e gol in Copa America e un anno fa ha dimostrato di cavarsela dignitosamente: ecco perché non potrà essere sottovalutata.
LA FAVORITA Troppo scontata la risposta: Uruguay. La Celeste vuole ripetere la stagione 2011, quando vinse la sua 15^ Copa. E' quella che ne ha conquistate più di tutti. Ecco perché la squadra di Tabarez punta a vincere il girone, vuole la finale. Il duo Cavani-Suarez è pronto. Pochi al mondo possono vantare un attacco simile. La Celeste cerca la Sedicesima, vuole staccare l'Argentina (ferma a 14).
LA SORPRESA Tanta l'attesa per il Venezuela, che ha anche un po' di Serie A. A centrocampo il dinamismo del genoano Rincon proverà a fare infatti la differenza, mentre davanti la velocità e la tecnica del granata Martinez dovranno seminare il panico nelle difese avversarie. Il tutto sarà unito all'entusiasmo del ct Rafael Dudamel, che sogna di replicare, e magari migliorare, lo storico quarto posto del 2011.
LE ALTRE
Detto a parte di Venezuela e Giamaica, grandi aspettative sono anche sul Messico. El Tricolor vuole dimenticare l'uscita nella fase a gironi dello scorso anno e quest'anno il calendario offre una chance di riscatto. Poi è la storia a chiederlo con insistenza: due finali di Copa America, due sconfitte (1993 e 2001). Bisogna sfatare il detto 'non c'è due senza tre'. Inutile specificare come il tutto dipenda principalmente dai gol di Javier Hernandez. La stagione al Bayer è stata positiva, ora bisogna continuarla con la Nazionale.
LA STAR Abbastanza facile anche questa di risposta, Luis Suarez. L'attaccante del Barcellona ha voglia di vittorie, l'uscita dalla Champions non gli è andata giù. Così ecco arrivare il riscatto sotto il nome della Copa America. Unico neo la forma fisica, visto l'infortunio patito durante la finale di Copa del Rey. El Pistolero farà di tutto per esserci, già lo scorso anno ha dato forfait per il morso a Chiellini. Ah, porta anche bene, visto che la sua ultima gara in Copa America risale alla finale vinta nel 2011 contro il Paraguay.
GLI 'ITALIANI' Tantissimi i protagonisti conosciuti dalla Serie A. Vecchie conoscenze e attuali giocatori del nostro campionato. Quasi tutti nell'Uruguay. C'è l'ex laziale Muslera, insieme al Tata Gonzalez. Poi l'ex interista Alvaro Pereira, i vecchi palermitani Rios ed Hernandez, l'ex Bologna Ramirez e la meteora della Reggina Stuani. Presente, ovviamente, anche l'attaccante che ha fatto esultare Napoli, Cavani. Non solo passato, anche presente: ci sono i genoani Laxalt-Rincon e il granata Martinez.
LA CURIOSITA' E' della Giamaica questa categoria. Lo scorso anno The Reggae Boyz hanno partecipato per la prima volta alla Copa America (a causa dei numerosi rifiuti), facendo una dignitosa figura. Ok, tre partite e altrettante sconfitte, ma tutte di misura contro avversari nettamente superiori. Vanno avanti a ritmo di Reggae (soprannome acquisito durante i Mondiali '98 in Francia). Quest'anno la nazionale del ct tedesco Schafer sogna il primo storico punto e - perché no - anche un gol. La stella? Prima di questa stagione forse nessuna, ora invece una c'è. Si tratta di Wes Morgan, difensore del Leicester campione d'Inghilterra. Il classe '84 sogna un altro miracolo, la favola del club di Ranieri insegna che tutto è possibile.
LA PARTITA In questo gruppo C è sicuramente Uruguay-Messico quella che intriga di più, soprattutto per gli attacchi. Le due favorite del girone. Suarez e Cavani da una parte, il Chicharito Hernandez dall'altra: gol e spettacolo sono assicurati. Bisogna solo attendere il 6 giugno.