Una sfida difficile, un incrocio affascinante che può aprire le porte della fase finale al Sassuolo, alla sua prima storica partecipazione in Europa: l’urna di Nyon ha riservato agli uomini di Di Francesco la Stella Rossa Belgrado. Andata in casa il 18 agosto, ritorno in Serbia una settimana dopo.
Non è più la squadra che negli anni Ottanta e Novanta, e anche negli ultimi anni, ha dato al grande calcio giocatori del calibro di Sinisa Mihajlovic, Dejan Stankovic, Dejan Savicevic e molti altri ancora. Si tratta di una squadra giovane, con alcuni elementi di esperienza e che può contare su un fattore campo molto forte, che potrebbe fare pendere l’ago della bilancia. Dici Stella Rossa e pensi subito all’Italia e alla Serie A: sono stati diversi gli incroci di mercato nel corso degli anni. A cominciare da Walter Zenga, capace di vincere Coppa e Campionato nel 2006, passando poi per i grandi talenti arrivati nel nostro torneo nel corso degli anni: oltre Jugovic e Kovacevic sono altri giocatori passati dal nostro torneo. Ancora oggi sono diversi gli ex Stella Rossa che militano nel campionato: Nikola Maksimovic, Dusan Basta, Filip Djordjevic e Nenad Tomovic.
Proprio il Sassuolo ha provato a proseguire la ‘tradizione’: lo scorso anno gli occhi della società sono stati puntati su Marko Grujic, centrocampista offensivo classe ’96 e uno dei migliori talenti della squadra, prima che arrivasse la proposta del Liverpool a convincere il ragazzo.
I tifosi della Stella Rossa, i delije (‘giovani coraggiosi’ o ‘eroi’ in serbo), rappresentano quasi il dodicesimo uomo in campo. Uno stadio caldissimo, il Marakana di Belgrado, che può risultare determinante ai fini della doppia sfida: il ritorno in Serbia può essere uno svantaggio per la squadra di Di Francesco. Negli anni Novanta, i tifosi della Stella Rossa sono stati legati al generale Arkan e al gruppo delle Tigri di Arkan, autore di numerosi crimini violenti.
La Stella Rossa di oggi è un avversario impegnativo, pur non avendo più i grandi campioni del passato: l’allenatore è Miograd Bozovic, che schiera la formazione con un offensivo 4-2-3-1. I serbi sono reduci dall’eliminazione al terzo turno preliminare di Champions League per mano del Ludogorets, a testimonianza del valore della rosa, capace di competere per entrare nel torneo più prestigioso.
Non c’è nessuna stella di livello assoluto a disposizione di Bozovic, ma un mix di esperienza e gioventù interessante: il capitano è Aleksandar Lukovic, classe 1982, che può vantare una importante esperienza in Italia con la maglia dell’Udinese. Diversi sono stati gli acquisti nel corso di questa sessione di mercato, con alcuni giocatori rientrati dai prestiti: il più importante è Guélor Kanga, trequartista gabonese arrivato dal Rostov e punto fermo della squadra di Bozovic. Il capocannoniere della scorsa stagione è stato Aleksandar Katai, ala destra capace di agire anche da trequartista ed autore di 23 reti: si tratta di un giocatore dotato di buona tecnica che rappresenta il principale pericolo per la difesa del Sassuolo.
Un passato glorioso, un presente di buon livello: questa è la Stella Rossa, ultimo ostacolo sulla strada della squadra di Di Francesco per accedere alla fase finale del ‘sogno’ chiamato Europa League.
di Massimo Mattacheo