Ormai il calcio si è fermato dappertutto. Tranne in Nicaragua, Bielorussia, Burundi e Tajikistan. E questo pomeriggio, nel paese dell'ex Unione Sovietica, è stata assegnata addirittura la Supercoppa. Un antipasto di campionato, al via nei prossimi giorni, in uno dei pochissimi stati ancora senza casi ufficiali di coronavirus.
La federazione calcistica del Tajikistan ha deciso così di puntare sulla 'crisi d'astinenza da pallone' degli appassionati più incalliti, concordando con la piattaforma streaming MyCujoo di trasmettere il match in diretta mondiale. Il risultato? Due squadre semidilettantistiche al centro degli eventi (la nazionale nella sua storia non conta nemmeno una partecipazione alla Coppa d'Asia), la partita a porte chiuse ravvivata dai commenti online in tutte le lingue.
La Supercoppa è stata vinta per 2-1 dai favoriti dell'Istiklol di Dushanbe, in rimonta sul Khujand. Ma a scatenare le perplessità è stato soprattutto il gol del pareggio di Dzhalilov, convalidato nonostante due palloni in campo uno di fianco all'altro. Immagini da non credere, non arrivano nemmeno le proteste degli avversari. E il trofeo più seguito della storia del Tajikistan prende così la strada della capitale.