"Falta poco". E la traduzione non ha troppo bisogno di grandi aiuti: manca ormai davvero qualche giorno per rivedere Suso in campo, pronto a tornare ad aiutare un Milan che, sulla catena di destra, ha certamente patito l'assenza del talento spagnolo classe '93. Tra recupero fisico, compagni, Seleccion, emozioni vissute in stagione e soprattutto futuro, l'attaccante rossonero ha rilasciato una lunga intervista ad As, partendo proprio dalla miglior stagione vissuta sinora in carriera: "Sto vivendo il mio miglior anno, i primi mesi sono stati importanti per cominciare bene e ora voglio continuare. I tifosi sono sempre stati grandi, vedere una big in basso non era facile, ma ci hanno sempre sostenuto e ne sono felice. Supercoppa? E' stato molto bello vincerla, oltretutto contro la Juve che era una squadra invicibile, stava vincendo tutto. Al Milan mancava da molto un titolo, siamo stati superiori".
Poi, i singoli: da Donnarumma a Deulofeu, passando per Montella. "Gigio è un bravo ragazzo, giovane e con ancora una lunga strada davanti: sappiamo tutti che portiere sia. Deve continuare a lavorare per diventare uno dei migliori, ha tutte le carte in regola per esserlo. Il Real Madrid su di lui? Non gli chiediamo cosa ne pensi, è del Milan da quando è bambino e sta molto bene qui, ma nel calcio non si può mai sapere. Geri sta bene, da tempo gli mancava minutaggio e sta facendo buone partite, deve continuare così. Montella? E' molto tattico, si vede in partita. Abbiamo cambiato alimentazione, facciamo sessioni di Yoga e c'è anche una nutrizionista: non sappiamo se aiuti davvero o sia più una questione psicologica, ma in campo si nota".
Grande stagione che per Suso potrebbe, finalmente, riaprire definitivamente in futuro le porte della Nazionale: "Sapevo di essere nell'ultima lista dei preconvocati: il debutto sarebbe un sogno che vorrei vivere come ogni giocatore, qualcosa di speciale e bellissimo, vediamo se entrerò nella prossima convocazione. Con Lopetegui non parlo da tanto, da tempi dell'Under 21: non so se mi volesse portare in Seleccion o meno prima del mio infortunio, dovrò fare ancora meglio. Anche perché in Spagna ci sono giocatori molto bravi che vengono lasciati fuori".
Poi, uno sguardo al futuro, tra mercato Milan e situazione personale: "Morata e Isco al Milan? Li conosco e i buoni giocatori sono sempre ben accetti, ci darebbero molto. Il mio rinnovo? Mancano due anni e mezzo di contratto e dico sempre che sono felice qui, ma vedremo quel che succederà in estate. Se mi piacerebbe tornare in Spagna? Ci spero. E' sempre bello tornare nel proprio paese, ma ho un contratto e bisogna aspettare l'estate. Con la vendita della società non si sa che squadra avrà il Milan, quale sarà la programmazione".
Chiusura su Berlusconi e sul ruolo: "E' venuto spesso a Milanello o negli spogliatoi in alcune partite importanti, ma non lo vediamo da tempo, credo anche per la cessione della società. E' una persona molto tranquilla, parla di tutto con tutti. Ti impressiona perché è famosissimo, ma ti sta molto vicino. Il mio ruolo? Sono sempre stato una mezza punta, ma ho giocato spesso sulla destra perché molti allenatori usano un modulo con le ali. Con Montella, anche se sono in fascia, ho libertà: mi dice di venire a prender palla dietro la punta e girarmi".