Dopo 20 partite giocate in League One, il centrocampista del Sunderland Max Power ha conquistato un primato non troppo invidiabile. Arrivato in estate dal Wigan per aiutare la squadra protagonista della doppia retrocessione in due stagioni, il venticinquenne inglese ha giocato appena 12 partite in questa stagione. Infortuni? No. Problemi di disciplina? In un certo senso. Otto gare lontano dai campi causa espulsioni e altre ancora da scontare, un record forse imbattibile: Power è stato espulso con rosso diretto in tre delle ultime quattro gare che ha giocato da titolare.
Una successione di partite interrotte e di giornate passate a guardare i suoi compagni lontano dal campo causa squalifica. La prima è arrivata a inizio settembre - tre partite out e ritorno in campo il giorno 29 dello stesso mese. Appena una settimana dopo nuovamente fuori causa cartellino rosso e altre quattro partite senza poter giocare. Lo scorso weekend il ritorno in campo e, indovinate un po’… Un altro cartellino rosso e una nuova stazione di cinque partite (visto che ogni volta la pena viene integrata con una giornata in più rispetto alla sanzione precedente, partendo da una base di tre turni di stop).
La prima è già stata scontata, davanti restano quattro giornate per poter riflettere su questa incredibile statistica che nelle prime due occasioni l’ha visto giocare appena 19 e 23 minuti dopo il fischio d’inizio. Una volta concluse tutte le giornate di squalifica Power avrà accumulato 12 match lontano dai campi, appena uno in meno delle 13 che ha potuto disputare. Il primato di calciatore con più espulsioni nel calcio professionistico inglese è quindi tutto suo ma a far sorridere è il fatto che fino all’inizio di questa stagione il centrocampista non era mai stato espulso.
Con questa sequenza di rossi ha staccato il difensore del Leicester Wes Morgan - che dopo di lui è il secondo calciatore con più espulsioni in quest’annata (due). Dopo un inizio di stagione in cui aveva segnato anche due gol nelle prime tre giornate, Power è andato così incontro a una serie di “incidenti” che hanno condizionato il suo rendimento e costretto l’allenatore a puntare su qualcun altro per sopperire alla sua 'irruenza'.