C'è un rapporto speciale che lega Kevin Strootman e l'Italia. Un lungo filo rosso che non si è mai spezzato e dopo i 5 intensi anni a Roma sta vivendo una nuova fase. I sei mesi a Genova erano partiti come una scommessa, la grande sfida dell'olandese che voleva "tornare a sentirsi un calciatore" dopo gli anni altalenanti a Marsiglia. Gli è bastato mezzo campionato per dimostrare come in Francia non era andato perso nulla, semplicemente, soprattutto alla fine, qualcosa si era rotto. E l'Italia non poteva che essere il porto sicuro da cui ripartire. Ieri Genova, da oggi Cagliari.
In mattinata le visite mediche, proprio nella sua Roma, la città che gli è rimasta nel cuore. Test fisici e idoneità sportiva perfettamente superati, che si sono aggiunti alla visita con il Professor Pierpaolo Mariani, il chirurgo che nel 2015 lo ri-operò al legamento crociato dopo i problemi avuti in Olanda. Consulto da prassi con un saluto caloroso a chi, parole sue, "mi ha salvato la carriera". Poi l'appuntamento dato all'amico di sempre: "Ho voglia di tornare a giocare con Nainggolan. Ci siamo sentiti ieri, non vedo l'ora che torni a Cagliari anche lui". Per il belga manca ancora qualcosa, mentre per l'olandese siamo allo scambio di documenti. Nelle prossime ore arriverà l'ufficialità: prestito biennale dal Marsiglia.