L'esordio improvviso con l'Inter, poi l'Udinese e una carriera da giramondo tra Grecia, Repubblica Ceca e Iran. E' questo il particolare percorso di Andrea Stramaccioni nel corso degli ultimi anni, una parabola che non ha mai seguito una traiettoria ordinaria.
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Un cammino che però sembra riportarlo a casa, almeno nelle intenzioni da lui stesso dichiarate a Casa Sky Sport: "Per il futuro la mia priorità rimane l'Italia perchè parliamo di uno dei campionati più belli al mondo. Per il tipo di allenatore che sono mi vedrei bene con una squadra giovane e un progetto chiaro, al momento non ho la velleità di pretendere una squadra pronta per vincere. Rispetto a qualche anno fa mi butterei meno con entusiasmo in alcune situazioni e chiarirei qualche aspetto in più prima di accettare una proposta".
Reduce da una clamorosa esperienza sulla panchina dell'Esteghlal, conclusa con un addio diventato addirittura un caso nazionale in Iran. Un'avventura che Stramaccioni porta sempre nel cuore: "Quello che ho vissuto lì è stato incredibile, bellissimo. Li ringrazierò per sempre per tutto quello che mi hanno dato, in sei mesi si è creato un rapporto che va oltre al calcio".
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